Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
15-11-1970 - Giornata: 10 - Udine - Moretti


Udinese AC - Alessandria US 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 49. rig. Sassaroli G.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Binelli Pietro, Paesanti Paolo All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
UDINESE AC: Miniussi, Moruzzi, Bonora, Fogolin [46. Nicoloso], Zampa, Caporale, Brunetta, Giacomini, Sperotto, Tuttino, Bagatti. A disp.: Zaina. All: Tabanelli Paolo

Arbitro: Bianchi Piero (Firenze)
Note
Espulsi: De Luca [A] Ammoniti: Ciceri [A], Bagatti [A] Spettatori: 5000 Angoli: 5-3 Giornata piovosa, campo viscido e assai pesante Inizio gara ore 14.30

Commento
CAPOLISTA INARRESTABILE VITTORIA PURE AD UDINE La squadra di Manente, pur ridotta in dieci per l’espulsione di De Luca, difende il goal di Sassaroli SONO CADUTE PURE LE ULTIME RISERVE: L’ALESSANDRIA È GRANDE. I due punti conquistati (questo è il termine esatto ) sul campo minato dell’Udinese, confermano che i ragazzi di Manente hanno le carte in regola per puntare, senza esitazione, alla serie B. Abbiamo detto grande: l’Alessandria pur ridotta in dieci per la discutibile espulsione di De Luca, non solo ha resistito al veemente finale dei bianconeri, ma ha cercato in più di una occasione il raddoppio. Incontro fortunato? La dea bendata, ha dato una mano alla più forte, ma nulla ha rubato. « Semmai, come ha scritto la "Gazzetta dello sport”, ha approfittato di ciò che la buona sorte gli ha così generosamente offerto ». Nulla dunque da eccepire sul risultato che rilancia sempre più in alto l’undici mandrogno. La vitto ria dei grigi è coincisa con il pareggio esterno del Padova che a Monfalcone, non è andato più in là di un pareggio. I padroni di casa, a dire il vero, avrebbero potuto anche vincere se avessero avuto un pizzico di buona sorte. Se i patavini hanno fatto zero a zero, la Reggiana, che ha la difesa più ermetica del campionato avendo sinora subito solo due goal, si è fatta imporre il pari dal Trento. La matricola è la grande squadra rivelazione del torneo: partita in sordina sta dando del filo da torcere a tutti. Ciceri e compagni, imponendosi con l’Udinese, hanno aumentato il loro vantaggio di tre punti sul Padova e di quattro sulla Reggiana che domenica prossima sarà al Moccagatta per dimostrare quali e quante sono le sue chance. L’Alessandria sta bruciando in questo campionato le tappe. Lo scorso anno le prime, dopo dieci domeniche, avevano 14 punti mentre i grigi navigavano a quota 10. La situazione è ora assai diversa: 18 punti per i mandrogni con una media inglese invidiabile di ben +3 mentre la seconda, il Padova è a quota quindici, a zero in media inglese. Bastano queste cifre per dimostrare che la capolista sta marciando veramente forte. Contro i friulani Ciceri ha mantenuto integra la sua rete: il portiere non subisce goals dalla vittoriosa trasferta di Legnano. Sono così saliti a 450 i minuti di imbattibilità dell’estremo difensore. Che voglia battere il primato? L’augurio di tutti è che possa riuscire nell’intento. Ciceri nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa ha sbrigato con autorevolezza il lavoro. Di rilievo un intervento al novantesimo, grazie al quale i compagni sono usciti dal Moretti con i due punti in tasca. Fusi e De Luca, seriamente impegnati, hanno costituito una vera barriera davanti al portiere. Non hanno mai fallito un intervento tenendo sempre sotto controllo gli avversari. Per De Luca c’è poi stata l’espulsione ritenuta dai più ingiusta. L’Alessandria, ridotta in dieci, ha dato una conferma di quanto possa valere il gioco di squadra in tali circostanze. Ha rinserrato le file e senza ostruzionismi, ha bloccato le sfuriate dei bianconeri portate più con la forza della disperazione che la tecnica. Il pacchetto difensivo che ha in Magri un libero insuperabile si è battuto allo stremo delle forze. Colombo, lo stesso B erta che è uomo di centrocampo, ma che non trascura mai di aiutare sia i compagni della retroguardia che quelli dell'attacco, sono stati veramente grandi. Come ci ha detto Manente appena concluso l’incontro « tutti hanno giocato; tutti meritano un plauso perché nessuno si è mai tirato indietro ». Non bisogna dimenticare che la partita si è disputata sotto la pioggia che aveva reso il tappeto erboso pesante ed infido. La fatica è stata doppia, ma nessuno ha accusato il minimo cedimento sino al momento in cui l’arbitro ha fischiato la fine delle ostilità. Il centrocampo alessandrino è stato ancora una volta il grande interprete del confronto disputatosi davanti a migliaia di spettatori. Di Pucchio, nel clima infuocato della contesa, si è innalzato dalla cintola in su: è stato il suggerito re intelligente di ogni puntata alessandrina. Ogni pallone che è partito dal suo piede ha sempre trovato il compagno smarcato, pronto a continuare l’offensiva. Se Di Pucchio è stato il cervello della manovra, Lorenzetti è risultato il motorino instancabile che gettava lo scompiglio, ogni qualvolta si trovava ad avere la palla tra i piedi. Da una sua veloce puntata in avanti è scaturita l’azione in cui l’arbitro ha ravvisato gli estremi per concedere la massima punizione. Mantellato, rientrato dopo l’incidente, ha portato un contributo non indifferente all’economia del gioco. La nostra ala ha un gioco forse non appariscente, ma sempre determinante. La conferma la si è avuta proprio in occasione dell’ultimo confronto casalingo. E’ un giocatore che corre sulla fascia laterale tenendo d’occhio la porta avversaria, ma senza mai dimenticare quello che può accadere alle sue spalle. Se Mantellato è stato veramente positivo, Vanzini non gli è stato da meno quando si tratta va di dare manforte ai difensori che aveva perduto l’apporto notevole di De Luca. Abbiamo lasciato per ultimo Sassaroli, il goleador. Il centravanti ha segnato ad Udine su calcio di rigore; per un soffio ha fallito la conclusione su una perfetta imbeccata di Mantellato. L’ex laziale sta disputando un campionato veramente con i fiocchi. Segna dei bellissimi goal senza mai rinunciare alla possibilità di impinguare il suo carniere. L'insistenza su cui si getta su ogni palla è veramente encomiabile tanto più che sovente si tratta di lavoro che non è affatto di sua competenza. L’Alessandria dopo molti anni, ha trovato un centravanti nel vero senso della parola che non se ne sta statico al centro dell’area in attesa del pallone, ma lo cerca, lo ricerca e lo difende con caparbietà. Una dote che ne fanno uno dei principali protagonisti di questo campionato lunghissimo, ma che bisogna assolutamente vincere visto che ne esistono le positive premesse. Udine ha confermato quanto valga questa Alessandria che è riuscita a rappacificare i tifosi con i dirigenti. II campionato non concede soste: archiviato il confronto con i bianconeri ecco presentarsi sulla scena la Reggiana un undici ben quadrato che vuole fare da terzo incomodo tra i grifi e i patavini. Scende al Moccagatta con l’obiettivo minimo della divisione della posta, m a con la segreta speranza di fare il colpaccio. Manente ha già messo sul chi va là i ragazzi. I ’’nostri” giocheranno con molto raziocinio per evitare di dovere poi rincorrere il risultato . Come sempre i grigi giocheranno con tre punte; Mantellato, Sassaroli e Vanzini. Lorenzetti si inserirà in avanti ogni qualvolta si presenta l’occasione. La tattica non muterà: si giocherà solo con maggiore attenzione. In difesa se sarà squalificato De Luca rientrerà a fare coppia con Fusi, Paparelli, che non dovrebbe fare rimpiangere l’assente. Per il resto non ci saranno novità. Di eventuali turni di riposo se ne parlerà in occasione del secondo confronto casalingo. Non c’è altro da aggiungere che un ’’forza grigi” e tutti al Moccagatta. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Burrascoso successo dei piemontesi (1-0) TENTATIVO DI AGGRESSIONE ALL'ARBITRO - SPOGLIATOI ASSEDIATI PER MEZZ'ORA Uno spettatore isolato fermato dal portiere friulano Miniussi mentre tenta di raggiungere il direttore di gara - Espulso l'alessandrino De Luca Sassaroli continua a segnare, l'Alessandria continua a vincere. Il gol, però, questa volta è venuto su rigore ed ha provocato polemiche a non finire ed anche qualche incidente, per fortuna senza gravi conseguenze. Dopo la rete dei grigi (era il 4' della ripresa), l'arbitro è stato inseguito da un tifoso dell'Udinese, che aveva deciso di «invadere» il campo da solo; pochi minuti dopo, il giudice di gara ha espulso l'alessandrino De Luca, dando l'impressione di volersi far perdonare dal pubblico per aver concesso il «penalty». Alla fine dell'incontro, un folto gruppo di tifosi ha premuto contro gli spogliatoi dell'Alessandria, minacciando di spaccare i vetri. Mezz'ora di grida e di insulti, poi è tornata la calma: la pioggia ed il freddo hanno convinto tutti a desistere dall'assedio. Una partita entusiasmante nel primo tempo, burrascosa e cattiva nella ripresa. L'Udinese ha cominciato attaccando in profondità, soprattutto grazie all'esordiente Brunetta (preso in prestito dall'Inter) e al centravanti Sperotto; l'Alessandria si difendeva con ordine, portandosi a sua volta all'offensiva, con Sassaroli e Mantellato, ben lanciati da Lorenzetti. Quasi un football da spettacolo, insomma. Dopo due pericolosi tiri di Brunetta 17' e 29' ed un gol banalmente sciupato da Sperotto (al 35', col portiere fuori causa, il bianconero non è riuscito a raccogliere . un cross di Bagatti), il primo episodio discusso. 38': Lorenzetti viene atterrato due metri entro l'area di rigore da Caporale, l'arbitro fischia il fallo ma sposta il pallone al limite. Inutili le proteste dei grigi. All'inizio della ripresa, Fogolin (distorsione ad una caviglia) lascia il posto a Nicoloso. Al 4' Caporale atterra ancora Lorenzetti, sgambettandolo nettamente dentro l'area. Questa volta l'arbitro, tra gli insulti del pubblico, accorda il rigore e Sassaroli lo trasforma. Un tifoso entra in campo, corre a zig zag, per non farsi raggiungere, ma prima che possa aggredire il signor Bianchi, viene fermato dal portiere udinese Miniussi e trascinato fuori dagli agenti. La partita si fa burrascosa, il giudice di gara non riesce più a controllarla e commette errori su errori: al 12' ad esempio, espelle De Luca reo di un fallo non grave in azione di gioco. L'Alessandria, ridotta in 10, si chiude a riccio davanti a Ciceri; l'Udinese si spinge in avanti, rabbiosa, anche con i terzini. Si gioca in una sola metà campo, davanti al portiere dei grigi spesso c'è il caos, il pallone passa in mezzo ad una selva di gambe, in un batti e ribatti continuo. Al 33' Sperotto manca la palla in tuffo a porta vuota, al 43' Ciceri devia in corner un bel tiro di Caporale da pochi passi. Un assedio continuo, snervante. Ma l'Alessandria riesce a condurre in porto il successo. I tifosi si aggrappano alla rete di protezione e lanciano insulti e sputi verso il giudice di gara, che guadagna in fretta gli spogliatoi; un gruppo di teppisti si arrampica sul muretto esterno del camerone dei grigi e picchia contro i vetri; l'arbitro attende più di mezz'ora prima di uscire, le intenzioni dei tifosi sono fin troppo chiare. Negli spogliatoi le polemiche sono vivaci. Tabanelli, trainer dell'Udinese, dice: « Quando giochiamo in trasferta gli arbitri ci danno addosso; quando giochiamo in casa, avviene la stessa cosa. Non si può andare avanti cosi. Il rigore a parer mio non c'era: Caporale ha ostacolato Lorenzetti regolarmente, l'attaccante grigio è poi scivolato sul terreno fangoso ed ha fatto scena. L'arbitro ha poi espulso senza motivo l'alessandrino De Luca perché si è accorto del precedente errore e sperava in questo modo di farsi perdonare. Comportandosi così, invece, ha sbagliato due volte ». I grigi, all'uscita dal campo, sono stati accolti dal grido: « Ladri, ladri! ». Ma non hanno rubato nulla, a norma di regolamento il rigore c'era, lo sgambetto si è visto bene. L'Alessandria (forte e fortunata) è ancora imbattuta e sta dominando il suo girone: la serie B, insomma, si avvicina davvero. (La Stampa - Ed. Sport - Maurizio Caravella) RISULTATI: Derthona - Solbiatese 1-1 Lecco - Seregno 4-2 Legnano - Verbania 1-1 Monfalcone - Padova 0-0 Piacenza - Pro Patria 0-1 Reggiana - Trento 0-0 Sottomarina - Triestina 1-2 Treviso - Venezia 1-1 Rovereto - Parma 0-0 CLASSIFICA: Alessandria p.18; Padova 15; Reggiana 14; Trento, Solbiatese 13; Parma 12; Udinese, Verbania 11; Venezia 10; Pro Patria, Triestina, Seregno 9; Derthona, Monfalcone, Lecco 8; Piacenza, Treviso, Rovereto 7; Legnano 6; Sottomarina 5 MARCATORI: 10 reti: Zandoli (Padova); 6 reti: Sassaroli (Alessandria); 5 reti: Vanzini (Alessandria); Maioni (Verbania); 4 reti; Aldi (Rovereto), Sperotto, Bagatti (Udinese), Fava e Rancati (Parma), Passalacqua (Reggiana), Goffi (Lecco), Rizzi (Sottomarina), Panucci, Gambazza (Pro Patria) Ferrari (Seregno), Jacolino (Piacenza), Bellinazzi (Venezia), Zanolla (Monfalcone) Il punto sul campionato Bella e drammatica partita tra Derthona e Solbiatese, il risultato di parità non ha fatto una grinza, maggiore intensità nel primo tempo. Tra Legnano e Verbania il risultato di parità è stato giusto: i locali hanno dominato per tutto il primo tempo mentre gli ospiti si sono soprattutto difesi limitando la propria attività offensiva ai contropiedi. Vittoria in trasferta della Triestina sul campo del Sottomarina: hanno avuto un ruolo determinante le difese, dai loro errori sono scaturiti i gol. Il Treviso e il Venezia hanno pareggiato la loro sfida: gol di Zambianchi per i padroni di casa e Bianchi per gli ospiti. Nulla di fatto tra Monfalcone e Padova con gli sopiti che hanno chiuso la gara con l'uomo in meno per il rosso a Furlan.