Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2013/2014
Lega Pro 2ª Div.
10-11-2013 - Giornata: 11 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Santarcangelo Calcio 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 13. Valentini M.[A] 15. Beccaro [Sa]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Mariotti Alessio, Mora Luca, Sabato Roberto, Viviani Federico, Valentini Michele, Spighi Mirco [72. Rantier Julien], Cavalli Gabriele, Marconi Michele [64. Scotto Luigi], Taddei Riccardo, Ferrini Francesco [59. Caciagli Simone] A disp.:Filiciotto Alberto, (P) Poluzzi Giacomo, Romano Dario, Tanaglia Filippo All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
SANTARCANGELO CALCIO: Nardi, Beccaro, Rossi Giovanni, Bisoli, Fedi, Garaffoni, Rossi Paolo, Papa, Graziani, Pasi [62. Piccoli], Porcino [76. Mariani]. A disp.: Calderoni, Cola, Benedetti, Obeng, Radoi. All.: Fraschetti Fabio

Arbitro: Melidoni Dario (Frattamaggiore) [Cinquini, Orlando]
Note
Ammoniti: 16. Viviani [A]. Angoli: 12-0 Recuperi: 1.+ 5. Spettatori: 1.200 (617 paganti, 444 abbonati) Pallido sole, terreno discreto. Inizio gara ore 14.30

Commento
Il cambio di allenatore, almeno per il momento, non dà i frutti auspicati e i grigi non vanno oltre l’1-1 col Santarcangelo, facendo arrabbiare i tifosi della Nord (a fine partita c’è un lungo conciliabolo giocatori-ultras), mentre la tribuna applaude. Così Ferrini negli spogliatoi: «Sono il capitano e mi spiace se a qualcuno questo ruolo non sta bene, ma è una decisione presa dalla società. Visto che indosso la fascia, ci metto la faccia e difenderò a spada tratta il club, il ds e il mister. Penso che sia stata una contestazione più per frustrazione che per il risultato: rispetto il modo di pensare di alcuni, ma non lo condivido». Il nuovo tecnico D’Angelo dà fiducia a Servili in un 3-5-2 in apparenza duttile. L’inizio fa ben sperare, tant’è che dopo una decina di minuti di studio l’Alessandria passa in vantaggio fermando a 528 minuti l’imbattibilità del portiere romagnolo Nardi. Il gol nasce da uno schema su calcio d’angolo provato a lungo durante la rifinitura: l’inzuccata vincente è di Valentini. I grigi si cullano troppo sugli allori e vengono raggiunti dopo 2’: se ne va sulla sinistra Porcino, cross alzato di tacco da Graziani, Mora va fuori tempo, arriva Beccaro la cui botta al volo di destro di trafigge Servili, complice la sfortunata deviazione di Sabato. Acquisito il pareggio il Santarcangelo agisce di rimessa mentre D’Angelo si sgola in panchina chiedendo più velocità nell’impostazione all’Alessandria. La squadra è però piuttosto macchinosa, troppi tocchi alla palla e poche giocate di prima: con il centrocampo a cinque Cavalli ha più difficoltà a conquistarsi spazi di manovra per dare il là all’azione. Di contro gli ospiti chiudono tutti i varchi (non a caso hanno la difesa meno battuta del girone) con precisione quasi maniacale impedendo ai grigi anche le conclusioni dalla media distanza. Non cambia il leit motiv nella ripresa con i padroni di casa che viaggiano a singhiozzo anche se collezionano corner a raffica: quando esce Ferrini (al suo posto Caciagli), Mora si ritrova con più spazio per gli inserimenti sulla fascia sinistra, poi D’Angelo si gioca il tutto per tutto mettendo Rantier e passando al 4-3-3: dalla curva però i tifosi pretendono più determinazione dai giocatori e ce n’è pure per il direttore sportivo. In campo gli animi si esacerbano per un colpo di Garaffoni a Viviani prima di un corner («Mi sono preso un cazzotto dritto per dritto» dirà il difensore alessandrino) poi, nei minuti di recupero, il Santarcangelo resta in dieci per l’infortunio a Bisoli ma i grigi sbattono contro la difesa romagnola e incassano il sesto pari su undici partite. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) GRIGI ALLA RICERCA DI INDENTITA' Difesa a tre o a quattro, il lavoro degli esterni, i movimenti delle punte: che lavoro per D’Angelo La domanda di giornata è una sola. O, almeno, tutto il dibattito ruota attorno al quesito tattico e mentale: l’Alessandria di domenica è quella che Luca D’Angelo vuole o, almeno, molto simile alla sua idea di squadra? O, invece, è ancora molto lontana o, comunque, il lavoro da fare - come ha urlato un tifoso dagli spalti - è ancora tanto? Una risposta articolata passa attraverso le riflessioni sul modulo: il 3-5-2 scelto riporta indietro alle prime giornate di campionato, quelle faticose e avare di punti e di gioco, anche se l’interpretazione è diversa, perché si privilegiano, meglio si cercano, gli inserimenti dei due esterni offensivi. Come, domenica, ha fatto, e bene, Luca Mora, con qualche difficoltà in più Mirco Spighi che, pure, ha nel repertorio questa interpretazione del ruolo. Un po’ difficile da attuare contro un Santarcangelo che, su di lui, è andato al raddoppio sistematico. Una lettura del 3-5-2 fatta anche di pressing più alto, di palleggi insistiti, di strade diverse per uscire palla al piede dall’area e impostare. Fin qui i pregi o, se preferite, le interpretazioni corrette. Ma ci sono anche difetti: ad esempio la fatica di Cavalli ad orientarsi in un centrocampo a cinque, in cui spesso è ‘chiuso’ in un raggio di azione limitato rispetto a quello che abitualmente occupa, e bene, e la sua prestazione ne ha risentito, trasmettendo in più di un’occasione la sensazione di insicurezza che, invece, non appartiene alla grinta e alle qualità tecniche del vicecapitano. Qualche dubbio anche sulla posizione di Ferrini, probabilmente perché, a parte un paio di amichevoli precampionato, non lo abbiamo mai visto in quel ruolo. «Che è il mio – ammette anche il capitano - Sicuramente con una condizione diversa. Devo ancora migliorare molto, però sono a mio agio». Anche se tanto affollamento in mezzo rischia di limitare il ‘contributo’, oggi più che mai fondamentale, di uno come Mora, che nell’ultima mezzora si è spesso caricato sulle spalle la responsabilità di provare a vincere. Il problema del gol Luca D’Angelo cura molto la fase difensiva, insiste anche molto sulle palle inattive e Michele Valentini, al terzo centro stagionale, conferma che «il gol è nato da uno schema provato più volte. Io ho avuto solo il merito di trovarmi al posto giusto nel momento giusto». Resta, però, il problema del gol: bene Marconi ‘torre’, che spizza la palla del vantaggio, però in un 3-5-2 la prima punta deve concretizzare di più. Certo, sarebbe azzardato pretendere una interpretazione del 3-5-2 ‘alla Conte’, che di fatto è un 3-3-4, però la solidità difensiva da sola non basta a staccarsi da un 8° posto più vicino alle posizioni a rischio che non a quelle che l’Alessandria deve ambire a occupare. E il 4-3-3? «Lo abbiamo giocato per troppi pochi minuti per una valutazione. E quando il Santarcangelo badava solo a difendersi in 11». Però chi conosce il tecnico pescarese sa, e Taddei può confermarlo, che è la soluzione tattica preferita, «anche se il nostro sarebbe un 4-3-3 diverso, almeno nei tre davanti, perché un solo esterno taglia dentro e gli altri due attaccanti giocano vicini, uno pronto ad innescare l’altro». (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI Bellaria-Forlì 3-2 Bra-Bassano 0-2 Castiglione-Renate 1-2 Mantova-Delta Porto Tolle 0-2 Pergolettese-Monza 2-0 Real Vicenza-Torres 2-0 Spal-Cuneo 3-2 VirtusVecomp-Rimini 0-1 CLASSIFICA: Real Vicenza p.23; Bassano, Rimini 21; Santarcangelo, Pergolettese, Monza 19; Renate 17; Alessandria., VirtusVecomp 15; Spal 14; Cuneo 13; Mantova 12; Forlì 11; Delta Porto Tolle, Bellaria, Torres 10; Castiglione 6; Bra 5 MARCATORI: 12 reti: Alessandro (3, Real Vicenza). 9: Varricchio (4, Spal). 8: Torri (1, Cuneo). 7: Sinigaglia (2, Monza); Nicastro (Rimini). Il punto sul campionato Più che il successo del Real Vicenza (Alessandro scatenato: già 12 gol). Crisi nera al Mantova, che per la seconda volta ha esonerato Antonio Sala: oggi firma Giovanni Vavassori; pesante contestazione degli ultras a fine gara dopo la sconfitta con il Porto Tolle (ottimo debutto per il tecnico Paolo Favaretto).Il Monza potrebbe fare ricorso dopo la sconfitta di Crema: Ferri sarebbe entrato in campo prima dell'uscita di Davini , mentre il sostituito doveva essere Iovine , ma il tabellone luminoso ha sempre indicato il cambio giusto.Altre note: prima vittoria esterna per il Bassano, successo in rimonta per la Spal, sconfitta per Roberto Rossi al debutto sula panchina del Forlì nel derby di Bellaria (La Gazzetta dello Sport)