Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
01-02-2015 - Giornata: 23 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Giana Erminio AS 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 39. Rantier J.[A]

Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Sosa Cristian, Sirri Alex, Morero Santiago Eduardo, Valentini Michele, Mora Luca, Vitofrancesco Ferdinando [65. Spighi Mirco], Obodo Kenneth, Marconi Michele, Rantier Julien [75. Mezavilla Adriano], Iunco Antimo [69. Germinale Domenico] A disp.:Cavalli Gabriele, (P) Cizza Edoardo, Nicolao Giuseppe, Sabato Roberto All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
GIANA ERMINIO AS: Paleari, Perico, Montesano, Marotta, Bonalumi [75. Rossini], Polenghi, Spiranelli [74. Sarao], Pinto, Perna, Crotti [63. Gasbarroni], Augello. A disp.: Ghislanzoni, Sosio, Di Lauri, Solerio. All.: Albè Cesare

Arbitro: Andreini Davide (Forlì) [Bertasi, Zancanaro]
Note
Ammoniti: 39. Rantier [A], 42. Obodo [A], 71. Germinale [A], 85. Perna [G]. Angoli: 3-3. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 1.800 (944 paganti, 764 abbonati). Giornata di sole, terreno in condizioni precarie. Inizio gara ore 14.30

Commento
Ventitreesima giornata di campionato, al “Moccagatta” l’Alessandria reduce dalla sconfitta di Novara, affronta la matricola Giana Erminio. Tra i Grigi partono subito titolari i neoacquisti Morero e Iunco, mentre Germinale fa il suo debutto nella ripresa. Stop forzato per squalifica per Riccardo Taddei. Tra i lombardi esordio del nuovo acquisto Tiziano Polenghi e dal 17′ della ripresa di Gasbarroni, noto alle cronache del calcio di serie A. È stata una gara avarissima di occasioni e giocata su un campo molto pesante, che tuttavia l’Alessandria è riuscita a vincere di misura. Il match entra subito nel vivo dal punto di vista dell’intensità, con la Giana che gioca a viso aperto senza particolari timori. La prima occasione arriva però solo al 10′, su calcio piazzato, ed è targata Alessandria, che guadagna una punizione dai 25 metri: battuta da Rantier direttamente in porta, trova l’uscita coi pugni di Paleari, che allontana il pericolo. Al 13′ altro calcio da fermo sui 30 metri per i padroni di casa, con Obodo al tiro, che però non centra lo specchio della porta. Al 21′ una punizione sulla trequarti sempre per l’Alessandria perviebne in mezzo all’area e viene colta dalla testa di Marconi, ma il tiro non impensierisce Paleari pronto a bloccare. Al 24′ arriva la prima punizione per la Giana, con Crotti al tiro dalla trequarti e Vitofrancesco che devia in angolo. Seguono altri due corner ravvicinati per la Giana, che sulla mezz’ora tenta di alzare il pressing. Al 31′ primo corner per l’Alessandria, ma Augello allontana senza problemi. Dopo una fase di stanca della partita, al 39′ si sblocca il risultato in favore dei Grigi, con un cross di Vitofrancesco dalla sinistra, che capitan Rantier aggancia al volo e insacca alla sinistra di Paleari. Inizio ripresa senza cambi, con l’Alessandria subito in avanti per cercare di chiudere la partita, ma la prima parvenza di occasione è per la Giana, con Pinto che prova il tiro dalla distanza: troppo debole e Poluzzi blocca in elevazione. Al 14′ Iunco replica, con un debole rasoterra dal limite dell’area che non crea problemi a Paleari. Al 17′ ecco il momento del nuovo acquisto Gasbarroni, che viene inserito al posto di Crotti. Poco dopo, una punizione dalla trequarti per la Giana arriva in area alla sinistra di Poluzzi, con Bonalumi che sopraggiunge e di testa impegna il portiere alessandrino in tuffo. Al 27′ arriva anche il secondo cambio per la Giana, con Mister Albè che inserisce Sarao al posto di Spiranelli e 3′ più tardi entra Rossini che rileva Bonalumi, per cercare di essere più incisivi in fase di realizzazione. L’Alessandria ha invece sostituito Vitofrancesco con Spighi, Rantier con Mezavilla e Iunco con Germinale. In sala-stampa Mister D’Angelo: “Oggi contava solo vincere. Iunco mi è piaciuto, si è messo subito a disposizione con umiltà. Germinale sarà utilissimo, mentre Morero lo si conosce bene, è un grande giocatore. Comunque le squadre forti si adeguano a qualunque situazione. Dobbiamo lottare fino all’ultimo per i play-off“. Il match winner Julien Rantier: “Vittoria fondamentale per il lavoro, il morale e il gruppo. Andiamo avanti positivi“. Kenneth Obodo:“Serviva giocare per il risultato… e il risultato è arrivato. Sono tre punti fondamentali“. (Museo Grigio) CALCIO, SERIE C: AFFERMAZIONE PREZIOSA COL GIANA ERMINIO Tanta noia e poi un acuto l’Alessandria resta in scia Tre punti importanti contro un coriaceo Giana Erminio nel giorno dei saluti a Scotto che va alla Torres. C’è ben poco d’altro da dire della partita vinta di misura dall’Alessandria contro la squadra di Gorgonzola, che se la gioca ad armi pari contro i padroni di casa anche se, di fatto, non tira mai in porta. Più i demeriti dei grigi oppure i meriti degli ospiti guidati dall’istrionico mister Albè? Certo i grigi non incantano, anzi giocano una delle peggiori partite del campionato. L’azione corale non esiste, complice il terreno del Moccagatta in condizioni pietose, con zolle e sabbia che emergono già dopo 10’. Ma il terreno può essere un alibi fino ad un certo punto perché il centrocampo spesso pasticcia preferendo il lancio lungo per la testa di Marconi («ma le prende sempre così in tutte le partite o ha aspettato noi?» dirà il trainer brianzolo a fine partita) piuttosto che le verticalizzazioni palla a terra. Con le fasce che funzionano ad intermittenza (meglio la catena di sinistra che non quella di destra anche se da lì scaturisce il cross per il gol di Rantier) il gol è però la dimostrazione che le linee orizzontali servono poco: una manovra avvolgente favorisce la spettacolare volée di Rantier (38’) che taglia le gambe ai lombardi nel loro momento migliore. Giana che, quanto a occasioni, ne sciupa una enorme nel secondo tempo con Bonalumi (19’) poi anche gli ospiti fanno solo gioco di rimessa, condotto anche con buone trame ma lasciando Poluzzi inoperoso. Alla resa dei conti i grigi cercavano i tre punti e li ottengono restando agganciati al treno delle prime. Questa vittoria serve ad alzare sicuramente li morale della squadra in vista della trasferta di Pavia quando l’avversario sarà di ben altra caratura rispetto a quello visto al Mocca: servirà un’altra Alessandria ma sicuramente la condotta di gara della capolista sarà diversa rispetto al quella del Giana e quindi ne guadagnerà, in primis, lo spettacolo in attesa che Iunco e gli altri nuovi si inseriscano appieno nei meccanismi di gioco della squadra. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) TRE PUNTI FONDAMENTALI. GUAZZO RESTA IN GRIGIO? D’Angelo non ha dubbi: ‘Contava solo il risultato. Dovevamo chiudere la partita, rischioso proteggere l’1-0’ Matteo Guazzo è ancora in grigio. Questa la situazione al momento di andare in stampa (ore 22.10 di ieri), con ancora 50 minuti di trattative per trovare una sistemazione diversa all’attaccante che, formalmente, non è fuori rosa, e su questo la società è sempre stata chiara e decisa, ma nei fatti lo è, perché dalla scorsa settimana si allena negli stessi orari del gruppo, ma con un lavoro differenziato, di fatto senza mai essere coinvolto. Che il rapporto si sia ulteriormente compromesso negli ultimi giorni, si intuisce anche dalle parole del tecnico. Già alla vigilia della partita con la Giana Erminio - «dopo Pappaianni e Ferrani ringrazieremo altri giocatori. Ma qualcun altro non merita neppure un saluto» - e poi anche nel dopogara, domenica, al momento degli elogi a Iunco «per l’umiltà con cui si è inserito e si è messo a disposizione del gruppo, anche se è abituato a ben altre categorie. Ci sono giocatori che hanno militato in C2, al massimo in C1 e non si comportano certo nello stesso modo». Più d’uno, anche in questo caso, ha voluto leggere nelle parole del tecnico un chiaro riferimento all’attaccan - te acquese, anche se mai il nome è stato fatto in maniera esplicita. Che la convivenza sia ormai impossibile è una logica deduzione. Se, mai, gli ultimi minuti di trattative non dovessero avere esito positivo, l’Alessandria dovrebbe affrontare la posizione di Guazzo da oggi fino alla fine del campionato e il ds Magalini lascia intuire che non sarebbe diversa da quanto accade dal giorno in cui il presidente lo ha messo sul mercato, dichiarandolo non più convocabile. Le proposte non sono mancate: anzi, la Salernitana ha insistito tanto, anche la Casertana, ci ha provato pure il Messina, ma il giocatore ha fatto capire, anche in maniera chiara, di non gradire piazze del Sud, anche se ambiziose, come Salerno. Bocciato anche il Gubbio, scartato l’Arezzo, perché non di ‘fascia alta’, il Como non si è mai fatto vivo con l’Alessandria e, infatti, ha pescato altrove. Il corteggiamento più insistente dalla Spal, l’allena - tore Leonardo Semplici ha ammesso di gradire molto l’arrivo di Guazzo, ma intesa ancora lontana. E le percentuali che non lasci Alessandria sono molto salite proprio nell’ultima giornata di mercato, dopo un cauto ottimismo sulla cessione manifestato dal ds dei Grigi nel weekend La vittoria che vale _ Un weekend che lascia tre punti preziosi. «Altre volte siamo stati belli, abbiamo raccolto applausi, ma la classifica non si è mossa. Con la Giana contava solo vincere: non siamo stati belli, sono d’accordo, abbiamo peccato in convinzione e in determinazione, perché non abbiamo provato a chiudere la partita come sappiamo e possiamo fare - ammette Luca D’Angelo - Abbiamo badato di più a difendere l’1-0, che potrebbe anche essere molto rischioso. Di rischi, va detto, non ne abbiamo mai corsi, però se un rimprovero posso farlo alla mia squadra è di essersi accontentata del vantaggio minimo». Un appunto all’atteggiamento? «Anche al gioco: la partita con la Giana non è certo di quelle memorabili, anzi credo che, lo spettacolo non bello, i tifosi la dimenticheranno in fretta. Sul piano dell’impegno nulla da rimproverare ai ragazzi. A Pavia, ne sono certo, saremo molto diversi». Una delle certezza di D’Angelo, a breve termine. La seconda è a lungo termine. «Alzo l’asticella, non mi basta più la parte sinistra della classifica. Perché sono sicuro che la mia squadra lotterà fino all'ultima giornata almeno per un posto nei playoff» (Il Piccolo – Mimma Caligaris) RISULTATI: Arezzo - Renate 3-2 Bassano - Pordenone 1-0 Como - AlbinoLeffe 1-2 Cremonese - Novara 0-1 FeralpiSalò - Pavia 3-4 Lumezzane - Torres 1-3 Monza - Sudtirol 0-1 Pro Patria - Real Vicenza 1-1 Venezia - Mantova 1-0 CLASSIFICA: Pavia (-1) p. 46, Bassano 44, Novara 43, Alessandria 41, Sudtirol 37, Como, FeralpiSalò 36, Real Vicenza 35, Venezia, Torres 33, Monza 32, Arezzo 30, Cremonese, Mantova (-1), Renate 29, Giana Erminio 24, Lumezzane 21, AlbinoLeffe 19, Pro Patria (-1) 14, Pordenone 13. Mantova, Pavia, Pro Patria 1 p. di penalizzazione. Il punto sul campionato Pavia, Bassano, Novara ed Alessandria si abarazzano più o meno facilmente dei loro avversari e proseguono in fila indiana la loro corsa. Cambia proprietario la quinta poltrona, appannaggio adesso del Sudtirol maramaldo a Monza che scavalca il Como sorprendentemente infilzato in casa dall'AlbinoLeffe. I lariani tengono compagnia al Feralpi protagonista negativo del 3-4 che ha premiato il Pavia. Un punticino per la Pro Patria, di nuovo una sconfitta per il Pordenone accompagnato in questo da ben cinque squadre immediatamente precedenti nella graduatoria. Il prossimo turno metterà di fronte Pavia ed Alessandria sul terreno dei lombardi.