Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1984/1985
Serie C2
20-01-1985 - Giornata: 17 - Carbonia - Comunale


Carbonia Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 79. rig. Serra [Ca] 87. Saporito F.[A]

Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Moro Claudio, Sgarbossa Eugenio, Carrera Massimo, Gregucci Angelo Adamo, Cesaro Gian Luca, Camolese Giancarlo, Scarrone Pier Paolo, Marescalco Franco, Da Re Paolo, Saporito Franco A disp.:Briata Roberto, (P) Carraro Renato, Marchetti Giancarlo, Nicassio Luigi, Vulpiani Fabio All.: Tagnin Carlo

Formazione avversaria
CARBONIA CALCIO: Sapochetti, Ibba, Melis, Serra, Todde, Ogno, Leone [85. Deiana], Esposito, Rivetta, Porceddu [64. Congiu], Innella. A disp.: Branchetti, Gaetani, Rizzola. All: Cappellaro Renzo

Arbitro: Bellotti Teresio (Saronno)
Note
Spettatori: 800 Giornata ventosa, terreno allentato ai limiti della praticabilità. Inzio gara ore 14.30

Commento
CIFRE: L’ALESSANDRIA NON SEGNAVA FUORI CASA DA QUASI 500 MINUTI Un gol in trasferta dopo due mesi Un punto per concludere il girone d’andata a quota sedici. Questo è il magro bottino dell’Alessandria, che con una «zampata» di Saporito è riuscita a pareggiare il conto con il Carbonia, permettendo ai giocatori dell’accoppiata Colombo - Tagnin di tirare il classico sospiro di sollievo. Domenica nuova sosta: il torneo di serie C osserva lo stopper gli impegni della nazionale La Lucchese riceve la Vogherese,inaugurando la serie dei recuperi; successivamente i rossoneri toscani dovranno affrontare proprio l’Alessandria.Una sosta che ci costringe a fare due conti, non fosse altro per le promesse che la squadra, originariamente affidata a Mari non ha potuto mentenere. Sedici partite e sedici punti, cioè una media-salvezza, che la dice lunga sulla povertà di rendimento espresso quest’anno dalla «grande favorita».L’Alessandria, dunque ha deluso; è certamente vero, calendario alla mano che i giochi non sono e non possono, cosi presto, essere fatti. Ci sarebbe teoricamente tempo per recuperare se solo Camolese e compagni riuscissero a dare qualche domenica di continuità ai loro risultati. Per il momento, i«grigi» non possono che considerarsi comprimari, inutile creare illusioni destinate a svanire, temiamo, alle prime difficoltà del ritorno. Importante, invece, il discorso sulle prospettive future che non è mai troppo prematuro affrontare, tanto più che qualcosa, seppur lentamente... si muove davvero attorno ai fratelli Calieri, attuali dirigenti nonché titolari della Mondialpol. Rifacciamo il punto. Il gruppo Calieri si era già detto«disposto a continuare», qualunque fosse l’esito del campionato in corso. Affermazione che molti hanno considerato di circostanza,un po’ perché rilasciata durante il consueto incontro con la stampa,tanto natalizio e tanto all’insegna del «volémose bene». Una dichiarazione che fosse lontana dai consueti canoni avrebbe potuto creare un pericoloso allarmismo, con altrettanto incontrollabili riflessi sulle prestazioni della squadra, allora (seppure di poco) in corsa per le prime piazze del campionato (cioè prima della sconfitta di Montevarchi). Ma ci sono anche i«pessimisti», quelli che non credono al «Calieri tris».«II presidente e tutto lo staff — affermano i soliti bene informati— hanno sempre meno intenzione di restare un nuovo campionato ad Alessandria. Il motivo è molto semplice: la Mondialpol ha interessi commerciali su tutto il territorio nazionale, ben difficilmente conciliabili con quelli di una squadra di calcio. Sotto questo punto di vista, la passione conta poco». Si fa riferimento alle continue assenze di lavoro di Gianmarco, spesso a Roma, dove si svolge gran parte dell’attività della Mondialpol. Ma se Calieri dovesse lasciare? Esìste un «gruppo» alessandrino disposto ad uscire allo scoperto e avvicinare i Calieri? E con quali intenzioni?«Le intenzioni sono serie — afferma un personaggio che intende mantenere l’anonimato ma che conosce molto bene la consistenza economica degli aspiranti dirigenti — possiamo soltanto migliorare le esperienze degli anni passati». Il «nuovo gruppo», interessato alle sorti della società di via Gentilini non è infatti del tutto sconosciuto al grande pubblico. Ci sarebbe un commerciante cittadino che aveva ricoperto la carica di vice presidente, un funzionario dipendente di un Ente Pubblico con molti anni di milizia al vertice della società e, alle loro spalle, un solido gruppo di imprenditori.Il motto è: l’Alessandria agli alessandrini. Sembra un sogno, ma forse non del tutto irrealizzabile, e poi le vicende del campionato hanno esaltato il Derthona «autarchico» lasciando proprio intendere che sia questa la strada da seguire. Passione, competenza, fortuna sono il cocktail di successo che è servito da propellente all’escalation dei leoncelli abilmente guidati da Angelo Domenghini.«E anche la scelta dell’attuale vertice tecnico — afferma un direttore sportivo di casa nostra —significa che Marco Calieri è intenzionato a cedere il bastone del comando. Mari avrà sbagliato ma, a quel punto della stagione,affidare l’Alessandria a Toni Colombo vuol dire una cosa sola: smobilitazione. È chiaro che nessuno vuol mettere in dubbio le capacità dell’attuale allenatore titolare, ma è evidente che, regolamenti federali alla mano, i suoi compiti sono limitati dal fatto di essere tecnico di terza categoria. II dualismo con Tagnin, che adesso va in panchina, non può fare altro che accrescere questa confusione di carattere tecnico. Se la promozione, ad esempio, rientrava nei piani dell’Alessandria, sarebbe stato meglio cercare un tecnico che avesse titoli e requisiti per guidare in allenamento e,soprattutto, dalla panchina». La parola passa ora ai Calleri che continuano ad essere irreperibili («Il signor Marco è rientrato da Roma ma ora è fuori città»rispondono alla Mondialpol di Torino (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) SAPORITO OFFRE AI GRIGI LO SPIRITO DI SOLLIEVO Sbloccato il risultato al 70' con un rigore del libero Serra, il Carbonia sembrava avviato verso la conquista della quarta vittoria casalinga stagionale, ma a 3' minuti dal termine Saporito ha ristabilito la parità. La cronaca: all'11 Innella intercetta un passaggio all'indietro di Gregucci e, con un preciso diagonale, sfiora il palo alla sinistra di Beccari; al 21' il portiere del Carbonia viene chiamato all'intervento da Scarnane su calcio di punizione, Nella ripresa, al 7' 11 Carbonia si salva con un po' di fortuna su azione avviata da Saporito e al 30' il Carbonia reclama il rigore per fallo su Rivetta. L'arbitro lo nega, ma lo concede 4' dopo per fallo di Ce sarò su Innella: Serra trasforma. L'Alessandria si getta all'attacco alla ricerca del pareggio e il Carbonia perde la testa. La squadra di Cappellaro viene quasi assalita dalla paura di vincere. Al 40' la squadra di Tagnin reclama il rigore su Marescalco, ma l'arbitro lascia proseguire; al 41' Saporito calcia a botta sicura in piena area il pareggio sembra cosa tana, ma Sapochetti compie il miracolo. Ormai il gol è nell'aria, e giunge al 42'; l'ex olbiese Saporito, smarcato In area e lasciato Incustodito dal terzino Ibbas, non perdona Sapochetti. (La Stampa - Ed. Sport) RISULTATI Civitavecchia - Siena 1-0 Derthona - Olbia 3-0 Imperia - Prato 0-0 Lodigiani - Massese 2-2 Lucchese - Savona 1-0 Montevarchi - Nuorese 1-1 Spezia - Vogherese 0-0 Torres - Pontedera 2-2 CLASSIFICA: Derthona p.24; Prato 22; Siena 20; Lucchese, Massese, Torres* 19; Pontedera* 18; Alessandria, Imperia, Savona 16; Lodigiani, Montevarchi 15; Carbonia, Vogherese, Spezia 14; Nuorese 12; Olbia 10; Civitavecchia 9 *Due gare in meno Una gara in meno Il punto sul campionato Al Derthona è stato sufficiente il primo tempo per imporre la legge dei tre gol e superare senza problemi anche l'Olbia. Sbloccato il risultato al 79' con il rigore del libero Serra il Carbonia sembrava avviato verso la vittoria, ma a 3' dalla fine del match Saporito ha ristabilito la parità. E' finita a reti inviolate, un rigore fallito due volte non ha permesso allo Spezia di bissare Olbia, per la Vogherese settimo pareggio esterno stagionale.