Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
15-12-1991 - Giornata: 13 - Vicenza - Romeo Menti


Vicenza Calcio 1902 - Alessandria Calcio US 2 - 1 (2 - 1)
RETI: 14. rig. Civeriati S. [Vi] , 19. Civeriati S. [Vi] 41. Venturi C.[A]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Ramponi Andrea, Accardi Giuseppe, Tonini Devis [46. Alfano Giuseppe], Galparoli Dino, Torri Giampietro, Maurino Romano [74. Gargioni Fabrizio], Zanuttig Andrea, Cinello Gianfranco, Venturi Claudio, Fiori Francesco A disp.:(P) Bianchi Massimo, Roselli Giorgio All.: Riccomini Enzo

Formazione avversaria
VICENZA CALCIO 1902: Sterchele, Conte, Castagna [54. Zanotto], Di Carlo, Praticò, Lopez, Valoti, Civeriati, Artistico, Scapolo, Pellizzaro [74. Gabriele]. A disp: Nunziata, Albarello, Feliciani All.: Ulivieri Renzo

Arbitro: Griffo Giuseppe Marcello (Palermo)
Note
Rigore sbagliato al 29. da Artistico [V]. Ammoniti: Tonini [A], Cinello [A]. Angoli: 2-5. Spettatori: 6500 circa (2.527 paganti, incasso L. 41.433.000). Giornata di sole; terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Un rigore e qualche pasticcio in difesa aprono la strada ai veneti: 2-1 ALESSANDRIA, 20 MINUTI DI FOLLIA Nella ripresa Accardi ha colpito la traversa Tempo di Natale, l'allenatore dell'Alessandria Riccomini ha deciso di fare il suo regalo al Vicenza schierando una squadra votata alla difesa ad ogni costo. Così in meno di 20' i biancorossi di Ulivieri erano già in vantaggio per 2-0. Spezzando finalmente un'astinenza dalla vittoria che durava dalla bellezza di sei settimane, con altrettanti pareggi. Nonostante il gesto gentile degli ospiti, il Vicenza ha rischiato comunque di essere raggiunto, tra clamorosi errori in attacco, pericolose leggerezze difensive e la decisa prevalenza atletica dei giocatori piemontesi nel secondo tempo. Ma quello di Riccomini nei primi 30' è stato una specie di suicidio: mette in campo un solo attaccante di ruolo, Cinello, spalleggiato da una mezzapunta, Fiori, che dovrebbe portare scompiglio sulla fascia sinistra. Una scelta che apre la strada al Vicenza da troppo tempo affamato di successo. La prima rete dei biancorossi arriva al 14' su rigore: dopo uno spunto personale, Valoti mette al centro per Artistico che viene atterrato senza troppi complimenti da Tonini. L'arbitro non ha dubbi e fischia la massima punizione: Civeriati tira ma bisogna ripetere per la solita confusione in area. E questa volta trasforma. Non passano 5' che la mezzala del Vicenza raddoppia, approfittando dell'ennesimo pasticcio della difesa grigia: il biancorosso in corsa raccoglie un passaggio al volo, entra in area, salta un difensore e sempre al volo supera Turci con un pallonetto. Insomma, sembra proprio fatta. Anzi: l'impressione generale è che finirà con una mezza goleada. Al 29' infatti i padroni di casa hanno a disposizione la palla per chiudere definitivamente la partita: Pellizzari in piena area viene spinto da Zanuttig, l'arbitro Griffo, che staziona vicino all'azione, non può che fischiare il secondo penalty. E qui il Vicenza va in tilt. Civeriati lascia l'incarico ad Artistico in un gesto di altruismo mentre Ulivieri va su tutte le furie. «Volevo andarmene - ha detto alla fine l'allenatore biancorosso - è che ho famiglia, io preparo la partita per una settimana e i ragazzi poi fanno quello che vogliono». Infatti Artistico spedisce il pallone sulla traversa e la squadra entra in crisi. Al 41' la rete dei piemontesi (purtroppo inutile), dopo un drammatico assedio alla porta di Sterchele: un difensore respinge un primo tiro di Venturi, riprende Maurino, il portiere si salva di pugno ma la palla finisce ancora a Venturi che spara centrando il bersaglio: è il 2-1. Nella ripresa, Riccomini sostituisce Tonini con Alfano. E con l'attaccante in più l'Alessandria prende in mano il gioco, sfiorando più volte la segnatura, come al 70' quando Accardi colpisce in pieno la traversa Venturi, un gol inutile e Fiori riprende calciando alto; oppure all'82' con Sterchele che mette in angolo una botta di Alfano. Ma le cose non cambiano. «Nei primi minuti abbiamo detto "accomodatevi" con una serie di errori, anche tattici, pacchiani - ammette sconsolato Riccomini - quando abbiamo rimediato era troppo tardi. Una sconfitta che potevamo anche evitare. Ora dobbiamo assolutamente rimboccarci le maniche». (La Stampa - Ed. Sport - Alessandro Mognon) L’ALESSANDRIA SUPERATA DI MISURA A VICENZA Grigi, non basta una grande ripresa Una prima fase da non dimenticare, con due gol al passivo — «Una partenza a handicap - spiega Riccomini - poi la squadra è cresciuta» Quaranta minuti da dimenticare, con un passivo di due gol che avrebbe potuto essere anche maggiore se Artistico non avesse fallito il secondo rigore. Poi la rete di Venturi e un grande finale di primo tempo. Ma neanche una ripresa nettamente dominata, con molte occasioni create, è bastata all’Alessandria per conquistare, al ‘Menti di Vicenza’, un pareggio che, alla luce di quanto visto in campo, sarebbe stato sicuramente risultato più giusto. Ma l’undici grigio ha pagato oltre misura una prima fase di gioco in cui in campo è esistita una sola squadra, quella biancorssa, assoluta padrona del gioco. Difensori in affanno sugli attaccanti; un centro campo, quello vicentino, abile in interdizione e veloce in costruzione e alcuni giocatori, in maglia grigia, a disagio in ruoli che faticano ad interpretare (è questo il caso di Maurino, poco efficace sulla fascia nel primo tempo, ben più incisivo nella ripresa, quando è tornato ai suoi abituali compiti in difesa). E così, nel breve volgere di quattro minuti, dal 15’ al 19’, la doppia capitolazione per mano di uno di casa nostra, Stefano Civeriati (salese d’origine). «Un disastro». Enzo Riccomini non trova parole diverse per commentare la prima parte dell’incontro. «Mi ha ricordato l’ippica - aggiunge - siamo partiti con l’handicap. Il Vicenza ha giocato bene, mano abbiamo contribuito notevolmente ad accentuare i meriti dei padroni di casa, con una serie di svarioni che gli uomini di Ulivieri hanno sfruttato al meglio». Ancora una volta una partita a due volti: brutto primo tempo, con il risveglio solo nei minuti finali, bella ripresa. «La squadra si è sistemata meglio in campo, ha preso le misure agli avversari, ha tirato fuori grinta e determinazione, si è resa pericolosa in diverse occasioni. Nella seconda frazione - ammette Riccomini - l’Alessandria mi è piaciuta». La squadra - facciamo notare a Riccomini - è cresciuta con l’ingresso in campo di Alfano (come già era accaduto otto giorni prima con il Baracca Lugo) e la marcatura di Artistico affidata a Ramponi, ancora una volta uno dei migliori in campo. In sostanza quando ha abbandonato lo schieramento difensivistico ed è tornata a far gioco sulle fasce. «Quando ha visto che Ulivieri schierava tre attaccanti di ruolo - Artistico, Pellizzaro e Valoti - ho optato per tre difensori. Tornassi indietro - ammette Riccomini - non lo rifarei. La ripresa mi ha fornito, comunque, segnali molto positivi: la squadra c’è, sa reagire e riesce ad esercitare una certa spinta anche a centrocampo». «Un pareggio - aggiunge il mister - sarebbe stato sicuramente risultato più giusto. Certo, la sconfitta complica la nostra classifica, ma sono soddisfatto del gioco. Se non si fosse sbagliato troppo nella prima fase, forse adesso saremmo qui a commentare un punteggio diverso». Nelle battute iniziali botta e risposta, con un tiro di Fiori sull’esterno della rete e un colpo di testa, centrale, di Scappo, bloccato da Turci. Poi, al quarto d’ora, azione in velocità del Vicenza, orchestrata da Valoti e Pellizzaro (sostituto dello squalificato Gasparini) e appoggio ad Artistico, che cerca di farsi avanti in area, ma viene cinturato’ da Tonini. L’arbitro, ben appostato, non ha dubbi: è calcio di rigore. Dal dischetto Civeriati batte Turci, ma il signor Griffo fa ripetere perché il centrocampista ha interrotto la rincorsa. Civeriati non si lascia innervosire e con un tiro centrale, che passa a pochi metri dal piede del numero uno grigio firma l’1 a 0. L’Alessandria è disorientata. C’è sbandamento in tutti i reparti e, dopo quattro minuti, l’undici grigio va nuovamente al tappeto. Scapolo, da meta-campo, lancia ancora Civeriati che, in corsa, raccoglie il passaggio, entra in area, salta un difensore e supera Turci con un pallonetto che colpisce il palo e si insacca. Protesta l’Alessandria al 21’per una deviazione con la mano, in barriera, sempre di Civeriati sulla punizione calciata da Cinello, che il direttore di gara giudica però involontaria. Intorno alla mezzora i grigi rischiano la terza capitolazione: Scapolo, quasi all’altezza del dischetto, viene spinto da Zanuttig e l’arbitro, ancora una volta a pochi passi dall’azione, fischia il secondo penalty a favore dei padroni di casa. Tutti si attendono la battuta di Civeriati e invece l’ex salese lascia l’incarico della trasformazione ad Artstico - «volevo aiutare un compagno a ritrovare il gol», spiegherà negli spogliatoi - nonostante Ulivieri dalla panchina si sbracci per manifestare il proprio dissenso. Artistico va sul dischetto, ma il suo tiro, potente, colpisce la traversa e ritorna in campo. Il Vicenza accusa il colpo. Si rende ancora pericoloso con il suo centravanti, ma è l’Alessandria a crescere. E a quattro minuti dalla fine l’undici di Riccomini accorcia le distanze. Azione caparbia di Accardi, che resiste alla carica di Lopez e Di Carlo e scodella un invitante cross al centro. Ci prova prima Fiori, ma Sterchele si oppone con i pugni. Stessa sorte per la conclusione di Maurino, ma al terzo tentativo Venturi, di sinistro, non fallisce. La partita potrebbe tornare in equilibrio un minuto dopo, al 42’ ma l’estremo difensore vicentino vola ad alzare sulla traversa un forte tiro dal limite di Ramponi. Nella ripresa, come detto, un’altra Alessandria. Dopo sei minuti l’Alessandria va nuovamente in gol su punizione, calciata da Cinello senza chiedere la distanza della barriera. L’arbitro, inspiegabilmente,far ripetere e ammonisce il numero 9. L’occasione più nitida al 71’: Accardi, lanciato da Zanuttig, colpisce la traversa; la sfera ricade in campo ma Fiori, anziché appoggiarla facilmente in rete, preferisce calciarla di collo pieno, spedendola sulla traversa. Il Vicenza è pericoloso solo al 79’, su un veloce contropiede di Civeriati, che mette in movimento Gabriele. Il nuovo entrato tenta la carta del diagonale, di un soffio a lato. L’Alessandria insiste, ma sulla sua strada, fino all’ultimo, c’è un ottimo Sterchele che, quasi allo scadere si supera, sventando in angolo il colpo di testa di Alfano. «Il risultato, ripeto, avrebbe potuto essere diverso. Ma già da ora - conclude Riccomini - dobbiamo pensare alla sfida con il Siena». Inutile dire che i due punti sono fondamentali (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Arezzo – Como 1-0 Baracca L. – Carpi 1-0 Casale – Pro Sesto 2-0 Empoli – Chievo 2-2 Massese – Siena 3-2 Monza – Pavia 1-0 Spal – Palazzolo 0-0 Triestina – Spezia 0-0 CLASSIFICA: Spal p.18; Monza 17; Arezzo, Casale 16; Empoli, Vicenza 15; Como, Spezia, Palazzolo, Chievo 14; Triestina 13; Massese 12; Pro Sesto 11; Alessandria, Baracca L. 10; Carpi 9; Pavia, Siena 8 MARCATORI: 6 RETI: Briaschi (1, Arezzo), Gori (1, Chievo), Bottazzi (Spal). 5 RETI: Gautieri (Empoli), Mandelli (Monza). 4 RETI: Ianuale (1, Arezzo), Mirabelli (1) e Pradella (Como), Zamuner (1, Spal) e Catto (Spezia) Il punto sul campionato Mantiene il secondo posto il Monza che ha agguantato la vittoria in zona Cesarini con un autogol di Baioni, sconfiggendo il Pavia, i brianzoli ora si trovano a un solo punto dalla capolista Spal, fermato sul pari, interno, dal Palazzolo. Ancora a secco di gol in questa stagione, il nero stellato Tintisona ha rotto con una doppietta che ha mandato al tappeto la Pro Sesto, lanciando il Casale al terzo posto assieme all'Arezzo che ha avuto ragione del Como. In coda fanno punti solo la Massese (3-2 al Siena) e il Baracca 1-0 al Carpi. Due successi che valgono doppio perché ottenuti contro dirette rivali per la salvezza.