Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1986/1987
Serie C2
31-05-1987 - Giornata: 33 - Olbia - Bruno Nespoli


Olbia Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 29. Scalzi [Ol]

Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Vitaloni Paolo, Panizza Emanuele, Ferrarese Maurizio, Meazza Luca, Briata Roberto, Cecotti Andrea [69. Valeri Oscar], Manueli Luigi, Mocellin Enzo [69. Lorenzo Teodoro], Ferretti Ivan, Petricone Roberto A disp.:Colombo Antonio, Pieri Giorgio, (P) Quaglia Gianluca All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO: Pinna, Mariani, Pergolizzi, Carrera, Cavazzini, De Falco, Soggia [78. Casu], Morra, Libro, Scalzi, Orofino [58. Bulgarani]. A disp.: Sapochetti, Costantino. All.: Mammi Guido

Arbitro: Salerno Salvatore (Acireale)
Note
Giornata calda, pubblico scarso Inizio ore 16.30

Commento
OLBIA AL SICURO L'Alessandria, nonostante la sconfitta, ha ancora una possibilità di riscatto Nonostante la sconfitta, l'Alessandria non ha perso le speranze di salvezza. A Olbia, i grigi schierati con la maglia azzurra, hanno tentato inutilmente di aggiudicarsi almeno un punto. Era chiaro, e lo si vedeva dagli errori commessi dal giocatori sul campo, che nessuna delle due squadre si era schierata con la dovuta serenità. L'importanza della posta in palio era notevole. L'Alessandria doveva assolutamente cercare la vittoria. All'Olbia necessitava almeno un punto per toccare quota 32, che le avrebbe permesso di avere la certezza quasi matematica della salvezza. Primo tentativo efficace al 27', quando su angolo battuto da Sotgia, Orofino ha girato di testa sfiorando la traversa. Al 29', l'Olbia va In rete. Su azione convulsa al centro dell'area Libro riesce ad anticipare due difensori con una semirovesciata, Beccari attende che la palla rimbalzi. Scalzi solissimo insacca da due metri. Per l'Alessandria è il colpo decisivo. Non riesce a riassestare le proprie file, al 33' ancora Sotgia, su azione conclusa con un cross dalla fascia, riesce a servire Libro che sfiora il raddoppio. (La Stampa - Ed. Sport - S.M.) MANCA SOLO LA CERTEZZA MATEMATICA ALLA RETROCESSIONE DEI “GRIGI” Con la Torres ennesimo calvario? Nella trasferta - verità di Olbia crollano Cecotti, Mocellin e Petricone La condanna dell’Alessandria non è ancora matematica ma è comunque certa, quasi inevitabile. Ed è soprattutto incredibile ed assurda perché maturata nel peggior modo possibile, al termine di una gara che i grigi ad Olbia non hanno giocato, torse più preoccupati per il sole a picco sullo stadio della cittadina sarda che per il futuro di una società e di una città che, qualunque cosa si dica, ha fatto tanti sforzi per rimettere al vertice della società un gruppo di alessandrini che hanno avuto il torto (unico, forse grave, ma comunque dettato esclusivamente dall’inesperienza) di credere in questa squadra. Invece le cronache dalla Sardegna, gli autorevoli pareri di colleghi alessandrini ed isolani sono sconcertanti. Per alcuni Olbia è stata una partita come le altre, una tipica gara di fine stagione. Incassato un gol evitabilissimo al 28’ del primo tempo, i giocatori di Colombo non hanno saputo costruire una sola azione da rete e l’unico tiro di una certa pericolosità verso la porta difesa da Pinna lo ha scagliato Ivan Ferretti, uno dei pochi a salvarsi dal naufragio. Inutilmente un grandissimo e quasi commovente Manueli ha provato a sbloccare in risultato su punizione: il capitano si è avvicinato alla rete soltanto una volta, mentre Mocellin e Petricone hanno fatto a gara a deludere i cinque dirigenti presenti sugli spalti del “Nespoli”. Entrambi, con Cecotti (tanto positivo in precedenti esibizioni) meritano la pesante insufficienza in pagella, ammesso che l’insuccesso professionale possa in qualche modo turbare il prossimo futuro dei giocatori dell’Alessandria.. In sostanza, tra tutti i modi possibili per lasciare il calcio professionistico, l’Alessandria ha scelto il peggiore, non riuscendo a portare a casa da Olbia un probabile, forse inutile visti i risultati delle altre concorrenti, tuttavia sempre prezioso pareggio. E adesso recriminare sull’errore tecnico che ha portato alla sconfitta interna con la Pro Vercelli non ha senso; è un alibi che non regge e servirebbe soltanto a gettare discredito su un personaggio come il segretario Coscia cui non si può certo imputare di non aver lavorato sodo per l’Alessandria in oltre vent’anni di collaborazione. Adesso l’ultima partita dell’Alessandria contro la Torres, che non sarà certamente remissiva come l’Entella, rischia di trasformarsi in una penosa via crucis per dirigenti e tifosi, una inevitabile agonia che precede la scomparsa tra i professionisti. Come riferito in altra parte della pagina i nuovi dirigenti sono al capezzale della società. Si stanno esaminando tutte le possibilità per evitare una nuova caduta che, aggiunta alle precedenti delusioni, potrebbe avere conseguenze disastrose sul rapporto un tempo felice tra l‘Alessandria e il pubblico. «Personalmente non posso anticipare nulla su quelle che potrebbero essere le prossime intenzioni dei consiglieri - dichiara Marcello Marcellini, addetto alle pubbliche relazioni - ma credo che non ci saranno grosse novità oppure rimpasti al vertice». È evidente però che i programmi dovranno subire una brusca ridimensionata, che la tanto strombazzata festa di fine stagione con i “Ricchi e Poveri finirà per saltare, come pure saranno momentaneamente accantonate le amichevoli estive con Napoli o Sampdoria. Prima di decidere anche sull’assetto tecnico della squadra, Amisano e soci attenderanno comunque il fischio finale. Solo allora verrà comunicato quale sarà il futuro dei giocatori (pochi, comunque, resteranno) e del tecnico Colombo. Toni, chiamato in sostituzione di Ferretti, nell’Interregionale potrà andare in panchina ; a patto che voglia farlo. Da notare tra l’altro che la società grigia pare abbia già contattato il tecnico della Valenzana Della Donna, tanto per abituarsi allo spirito del torneo che, salvo miracoli, l’Alessandria si appresta ad affrontare. Certamente il prematuro accordo con Ezio Volpi, l’allenatore che portò in C1 l’Asti di Cassano e Spigoni verrà stracciato e anche i contatti con alcuni giocatori, altrettanto specializzati in promozioni in C1, salteranno. Lo spettro della retrocessione è dietro l’angolo, diventerà concreto, come detto, domenica, a meno che Manueli e compagni non sappiano battere la Torres e che Massese, Carbonia, Sorso o Montevarchi non si facciano inopinatamente sconfiggere in casa (gli aretini, tra l’altro, oltre ad ospitare l’Asti, sono in vantaggio con i grigi nel computo degli scontri diretti). Ma il precedente di Olbia (dove oltretutto l’Alessandria ha incassato un gol evitabilissimo, per un errore difensivo) è poco incoraggiante. Se anche qualcuno degli“ imputati” riscoprisse di avere carattere, sarebbe forse troppo tardi. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Asti - Pistoiese 0-2 Casale - Entella 2-2 Civitavecchia - Novara 1-2 Cuoiopelli - Sorso 0-0 Derthona - Pontedera 0-0 Pro Vercelli - Carbonia 1-1 Sanremese - Massese 0-0 Torres - Montevarchi 1-0 CLASSIFICA: Derthona, Torres p.46; Novara 44; Pistoiese 40; Entella 38; Civitavecchia, Cuoiopelli, Pro Vercelli, Olbia 3; Casale 32; Pontedera 31; Sorso, Montevarchi, Massese, Carbonia 30; Alessandria 28; Sanremese 26; Asti 11 MARCATORI: 14 RETI: Gino (Casale). 11 RETI; Bertini (Entella), Balacich (Novara). 10 RETI: Solimeno (Pro Vercelli) 9 RETI: Ferla (Derthona), Pescatori (Pro Vercelli), 8 RETI: Gori (Derthona), Cacciatori (Montevarchi), Scienza (Novara), Ennas, Zola (Torres), 7 RETI: Betz (Casale) Il punto sul campionato Una bella cornice per un brutto quadro: cosi è stato il pari di Tortona tra Derthona e Pontedera, il pareggio ha permesso alla Torres di agganciare i leoncelli in testa alla classifica; i sardi, di misura, hanno sconfitto il Montevarchi, con la rete decisiva siglata da Zola. Seconda retrocessione consecutiva per la Sanremese, dopo il pari 0-0, contro la Massese a Sanremo. Pari deludente per la Pro Vercelli, fermata al “Robbiano” dal Carbonia. Pareggiando il match casalingo contro l’Entella, il Casale si è assicurato la salvezza con un turno di anticipo.