Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1986/1987
Serie C2
22-02-1987 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Asti T.S.C. AC 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 81. Morcia [As]

Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Vitaloni Paolo, Meazza Luca, Marmaglio Mauro, Lorenzo Teodoro, Briata Roberto, Petricone Roberto, Manueli Luigi, Mocellin Enzo, Ferretti Ivan [56. Cecotti Andrea], Piconi Antonio A disp.:Panizza Emanuele, Pieri Giorgio, (P) Quaglia Gianluca, Valeri Oscar All.: Ferretti Mirko

Formazione avversaria
ASTI T.S.C. AC: Riccarand, Loffredo, Massano, Frenna, Cacciola, Castagna, Rinino [78. Dellagaren], Zannino, Marchese, Nigra, Tronzano [58. Morcia]. A disp.: Rossanino, Farello, Aurelio. All.: Muiesan Lucio

Arbitro: Pegoretti Gianni (Trento)
Note
Espulso 89. Piconi [A]. Ammoniti: Frenna [As], Massano [Al], Marmaglio [Al], Tronzano [As], Riccarand [As] Spettatori 4.000 (circa 3.687 paganti) per un incasso di 30.666.000 lire Angoli: 7-3 Giornata di pallido sole, terreno in buone condizioni; Gara iniziata alle ore 15.00

Commento
I grigi mancano alcune occasioni e rimangono sul fondo ALESSANDRIA SOLO PASTICCI, NEL FINALE IL KO DELL'ASTI Al Moccagatta gol di Morcia all'81' - Contestato il tecnico Ferretti Doccia fredda per i tifosi alessandrini, i quali, accorsi numerosi al Moccagatta, per il derby tra Alessandria ed Asti, hanno dovuto digerire l'amaro boccone di una sconfitta che pregiudica le possibilità di salvezza dei grigi. Chi alla vigilia dell'incontro prevedeva vita difficile per l'Alessandria contro un Asti ultimo in classifica ma non per questo rassegnato, certo non avrebbe pensato ad una sconfitta subita non tonto per merito degli ospiti quanto per la scialba prova dell'undici grigio. Invece l'Alessandria, dopo avere sprecato troppe occasioni da rete per imprecisione e incapacità nel concludere degli attaccanti, subito un gol all'81' per un bel colpo di testa di Morda, non ha saputo riequilibrare il risultato. Al termine della gara i sostenitori dei grigi hanno chiesto la testa di Mirko Ferretti. L'Alessandria ha dato ieri l'impressione di mancare non solo nella tecnica ma anche nell'agonismo, subendo eccessivamente, a centrocampo, il predominio dei galletti astigiani, ed ha messo in evidenza, per l'ennesima volta, la mancanza di un elemento capace di andare a rete. Piconi, all'89; si e fatto espellere, per doppia ammonizione, mentre l'arbitro ha annotato sul cartellino numerose ammonizioni. Calcio d'avvio a favore dell'Alessandria che sembra subito voler andare a rete, ma tutte le conclusioni non sortiscono esito positivo. Al 5' punizione di Manueli, Marmaglio raccoglie e manda a lato. Due minuti dopo azione Briata-Manueli-Piconi, la cui conclusione viene parata senza difficoltà da Riccarand, come quella, al 9', di Mocellin. Gli astigiani operano un veloce contropiede. il più pericoloso vede al 23' Beccati, impegnato da Tronzano. Al 34' punizione pericolosa, da poco fuori area, in posizione centrale, di Zannino, il pallone colpisce la barriera grigia e finisce in angolo. All'81' l'unico gol: cross di Dellagaren, Cecotti manca l'intervento e la palla va a Morda che, di testa, non ha difficoltà a battere Beccari. Inutile la reazione dell'Alessandria, con Piconi che, all'88', poco prima di essere espulso, manca per l'ennesima volta la conclusione a rete. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) GRIGI PENULTIMI — IL NUOVO CONSIGLIO AL CAPEZZALE DELLA SQUADRA DI FERRETTI E' tempo di correre ai ripari L’allenatore in pericolo dopo la sconfitta nel derby con l’Asti? C’è incertezza sul futuro dell’Alessandria e per il momento, nessuna certezza anche sulla sorte dell’allenatore Ferretti che subito dopo la sconfitta di domenica con l’Asti aveva avuto la virtuale riconferma per bocca del presidentissimo Amisano:«Nessun avvicendamento tecnico — aveva risposto ai cronisti —,non è neppure da pensare in questo momento». E poi altre frasi tutto sommato ottimistiche del tipo «ci riprendiamo i due punti a Sorso» e la constatazione che« la palla è rotonda». Ma nonostante le dichiarazioni del presidente AGV il consiglio dell’Alessandria Calcio, riunitosi ieri sera (mentre il giornale era stampa) ha preso in esame la delicata posizione del tecnico ed i suoi rapporti, non totalmente facili, con la ‘piazza’. Certamente a far precipitare la situazione è giunta la mazzata nel derby, assurda, per certi versi incredibile se si tiene conto che l’onesta squadra allenata da Muiesan annovera nelle sue file soltanto due ‘veri’ giocatori di calcio che sono il portiere Riccarand e l’attaccante Marchese e che l’uomo che ha castigato i grigi, il centrocampista Paolo Morcia, ha giocato lo scorso anno nelle file del Quattordio di Franco Stradella. Questi sono i fatti, parla chiaro il responso del campo che ha promosso, indipendentemente dalla beffa del risultato finale, generato da un fulmineo contropiede, la formazione ultima della classe. L’Asti ha usato le stesse armi che le avevano consentito di mettere nei guai la Torres: entusiasmo velocità. Quasi sempre i biancorossi hanno saltato il centrocampo alessandrino composto quasi esclusivamente (dunque tranne Maripaglio) da elementi propensi a sostenere la manovra offensiva ma non dotati nell’interdizione. Andrea Cecotti, che poteva se non altro servire nel gioco di rottura, è entrato in campo nella ripresa ma il suo apporto non e bastato a cambiare il tema tattico della gara che era già segnato. Ha detto Ferretti: «Abbiamo perso la testa e ci siamo scordati che, con questa classifica, anche il punto va accettato volentieri. Abbiamo perso per precipitazione e vogli di strafare; è evidente che quando si concedono eccessivi spazi agli avversari poi si paga tutto, con gli interessi. La posizione di Mocellin? La solita. Ezio deve sostenere le punte e a volte retrocede a cercare spazi; se finisce però per trovarsi troppo indietro non è certamente per scelta tattica: io non ho una mano così lunga da permettermi di spostarlo, mentre si gioca, da una parte all’altra del campo». Purtroppo, ben controllato da un certo Frenna, l’ombra di Ezio-gol ha vagato per tutto il fronte offensivo senza mai trovare lo spunto decisivo. Il taccuino è poverissimo di occasioni da rete per gli alessandrini che nel primo tempo sono andati vicini alla segnatura al 17’ per...merito del difensore astigiano Massano che nel tentativo di anticipare Piconi ha messo in crisi Riccarand che è stato costretto a rifugiarsi in corner. Negli ultimi minuti (38’), l’unico vero spunto di Mocellin che ha cercato il gol con un pallonetto appena alto. Nella ripresa il nulla. L’Asti in contropiede si era fatto minaccioso al 7’ con marchese e così, dopo un paio di occasioni mal sfruttate da Petricone e Piconi, è giunta la punizione: cross del giovane Mellagaren e colpo di testa dell’altro neo entrato, Morcia, a fil di palo, con Beccari immobile. Il dramma dell’Alessandria si è compiuto davanti a circa 4.000 spettatori, un pubblico che non merita di vedere la squadra con i colori grigi scendere in campo con lo spettro di retrocedere tra i dilettanti. Ma tant'è: senza possibilità di andare a rete (fino ad oggi, Civitavecchia esclusa, il centravanti Piconi si è messo soltanto in luce per le espulsioni) i grigi sono inevitabilmente portati a subire poi la reazione anche di avversari non trascendentali. Purtroppo F euforia della prima vittoria esterna ha fatto per un attimo dimenticare roveri problemi della squadra che sono stati accantonati ma non risolti. L’acquisto di De Rosa è stato giudicato inutile, mentre invece era certamente costoso ingaggiare la punta (ex Napoli e Palermo) che adesso sta facendo faville nella Casertana, ma terribilmente necessario. Recriminare però è inutile, mentre invece è ancora adesso possibile correre ai ripari per raddrizzare la baracca grigia. Sul cammino della squadra di Ferretti ci sono trasferte delicatissime, in casa di dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere. È necessario ricomporre il rapporto squadra-pubblico (che in questi pochi giorni rischia di venire meno) ed inoltre bandire il vittimismo che potrebbe essere altrettanto deleterio per chi deve lottare con energia per un obiettivo, che resta alla portata dell’ attuale Alessandria. Nessuno si nasconde le difficoltà del momento ma sarebbe imperdonabile che fosse ora la squadra, dopo aver latitato la società , a “tradire” il calcio cittadino che adesso ha dirigenti seri ed appassionati. La situazione va affrontata con serenità ma con altrettanta decisione: se si deve correre ai ripari lo si faccia subito, perché più avanti sarà forse troppo tardi. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Carbonia – Pistoiese 1-0 Massese – Novara 1-3 Montevarchi – Entella 0-0 Olbia – Derthona 1-2 Pontedera – Civitavecchia 1-1 Pro Vercelli – Cuoiopelli 3-0 Sanremese – Sorso 0-0 Torres – Casale 3-0 CLASSIFICA: Novara, Derthona, Torres p.30; Pistoiese, Entella 26; Civitavecchia 25; Olbia 24; Cuoipelli 23; Pontedera 22; Pro Vercelli* 20; Sorso, Carbonia, Montevarchi 19; Casale, Sanremese, Massese 17; Alessandria 16; Asti* 9 Ogni * = 1 gara in meno MARCATORI: 8 RETI: Balacich (Novara) 7 RETI: Solimeno (Pro Vercelli) 6 RETI: Gino (Casale), Pescatori (Pro Vercelli) Il punto del campionato Entusiasmante rimonta del Novara al cospetto della Massese: sotto di un gol, in trasferta, gli azzurri hanno recuperato lo svantaggio iniziale e dilagato. La Torres ha rifilato un tris al Casale, con la rete a freddo siglata da Ennas, dopo 9’, i piani dei casalesi sono stati rovinati. Il Derthona, grazie ad un micidiale contropiede ha espugnato il Campo dell’Olbia; tris della Pro Vercelli sul Cuoiopelli. La Sanremese ha pagato errori ed infortuni e il Sorso ha strappato un punto prezioso. Nonostante gli assalti del Montevarchi, l’Entella è uscita indenne, pareggiando la gara.