Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1986/1987
Serie C2
16-11-1986 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Massese 82 US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Marin Maurizio, Vitaloni Paolo, Ferrarese Maurizio [46. Ferretti Ivan], Cornaglia Massimiliano, Briata Roberto, Piconi Antonio, Manueli Luigi, Mocellin Enzo, Cecotti Andrea, Valeri Oscar A disp.:Mensi Davide, Montobbio Massimiliano, Panizza Emanuele, (P) Quaglia Gianluca All.: Ferretti Mirko

Formazione avversaria
MASSESE 82 US: Guazzi, Fargione, Tognarelli, Corsini, Regina, Liset, Pisasale [46. Gentilini], Polini, Gallifuoco, Angelotti, Meloni [90. Passaponti]. A disp.: Rocca, Grillotti, Bellè. All.: Vieri Lido

Arbitro: Baglieri Giorgio (Tivoli)
Note
Espulso: 56. Gallifuoco [M]. Ammoniti: Regina [M], Gallifuoco [M], Marin [A]. Angoli: 6-2. Spettatori 2.500 circa (2.373 paganti, incasso L. 19.367.000) Temperatura mite, terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
ALESSANDRIA E MASSESE UN PAREGGIO IN... FAMIGLIA Ancora un pareggio per l'Alessandria, nel secondo dei due consecutivi incontri casalinghi. Ospite la Massese, società, di proprietà della stessa Finanziaria Toscana che gestisce la società grigia e fa capo all'imprenditore pisano Domenico Bertoneri, gli alessandrini non sono andati al di là d'un modesto zero a zero. La partita - tenuto conto della situazione societaria erano presenti al «Moccagatta» due commissari di campo, per controllare la regolarità dell'incontro - ha avuto qualche vivace spunto agonistico, ma ha detto molto poco sul piano tecnico. L'Alessandria sta ancora provando giocatori e schemi di gioco, causa il notevole ritardo con cui sono state risolte le situazioni contrattuali di diversi atleti (in settimana dovrebbe essere a disposizione di Mirko Ferretti anche Domenghini, proveniente dalla Massese, dove andrà, invece, il grigio Caracciolo) e ne risente quindi la prestazione generale della squadra. Da parte sua anche la Massese, malgrado sia in ripresa da qualche domenica, ha ancora molti problemi e non è certo formazione in grado di sviluppare un grosso gioco. Cinque a due, in favore dell'Alessandria, i calci d'angolo. Ammoniti i toscani Regina e Gallifuoco che, al 56', al secondo cartellino giallo, ha dovuto lasciare anzitempo il terreno di gioco, e l'alessandrino Marin. La prima occasione da rete è per la Massese, con lungo tiro, al 7', di Liset, di poco a lato. Replica, due minuti dopo, l'Alessandria: punizione di Manueli che incoccia nel piede di Polini, volo di Guazzi e salvataggio in angolo. Un'altra punizione dello specialista Manueli, al 21', spiove in area, mettendo fuori discussione tre difensori massesi, tocca Mocellln in scivolata e la sfera finisce contro l'esterno della rete. Su punizione di Regina, al 27', e respinta di Beccati, è. invece, Gallifuoco a calciare fuori. Finiscono poco sopra la traversa, al 28' e al 42', due conclusioni di Valeri e Piconi. La fisionomia del gioco cambia poco nella ripresa. Al 56' l'espulsione di Gallifuoco costringe la Massese in 10 uomini - per qualche minuto addirittura in 9, causa un infortunio a Polini, poi rientrato - ma l'Alessandria non sa approfittare della supremazia, numerica. Al 58' una stangata di Ferretti, su punizione di Manueli, viene respinta dal portiere toscano, cosi come, al 61', Guazzi para su tiro di Briata, a conclusione di un'azione con Mocellin e Valeri. Esce bene Beccari, al 67', su un pericoloso Meloni e l'estremo difensore alessandrino salva poi, tre minuti dopo, su azione Gentllini-Liset. Al 90', con una bella punizione, Manueli cerca di sbloccare il risultato, Guazzi però non si lascia sorprendere. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) IL FUTURO DELL’ALESSANDRIA, NEL SEGNO DELL’AUTOGESTIONE; «CON 3.500 ALLO STADIO CE LA FACCIAMO» GRIGI: SI CERCANO SPONSOR E SPETTATORI Intanto, con la Massese, un punto che non tranquillizza Con la nomina di Paolo Sassetti ad amministratore unico, l’Alessandria archivia anche il dopo partita della chiacchieratissima gara con la Massese, che ha portato alla classifica soltanto un punto e molti motivi di apprensione. I “grigi” , che in realtà lamentavano assenze indicative sia in attacco (Petricone) che a centrocampo ed in difesa (Pieri, Falessi e Lorenzo) hanno messo in mostra una sconcertante difficoltà nella finalizzazione delle manovre offensive, che sono vissute sugli spunti isolati di un troppo solitario Piconi, Nella zona nevralgica del campo, dove passeggiavano Manueli e Mocellin, l’eccessivo fraseggio e la mancanza di penetrazione sulle fasce laterali ha soffocato la squadra di Ferretti che non è riuscita a venire a capo degli avversari. Ora, attesa a due impegnative trasferte, l’Alessandria dovrà dimostrare che è in grado di fare filtro e bloccare le manovre altrui. Del resto, è proprio la graduatoria, subito dopo la ben nota situazione societaria, il motivo di maggior apprensione. L’obiettivo della formazione “autogestita” è quello di disputare un campionato in zona - tranquillità, ma per il momento le apprensioni di chi vede pericolosamente vicino la “coda” della classifica non sono del tutto ingiustificate. E in via Gentilini, da lunedì in avanti, si vive nell’incertezza. Afferma Ferretti: «Martedì (ieri, n.d.r.) è atteso l’arrivo di Sassetti che riferirà sulle intenzioni della proprietà, sulle ipotesi per il futuro. L’intenzione di affidare in gestione l’Alessandria resta, non è stata per quanto mi risulta cambiata. A questo punto, diventa estremamente importante il discorso - incassi: a mio avviso ci sono ancora centinaia di spettatori che disertano lo stadio, mentre se soltanto il numero dei paganti si assestasse sulle 3.500 unità, le spese e gli stipendi, con qualche aiuto esterno, potrebbero venire tranquillamente coperte». Sponsorizzazione. L’allenatore - amministratore afferma: «Siamo alla ricerca di finanziatori: sullo spazio che la Lega riserva alla pubblicità, ci può stare un solo inserzionista, ma anche più di uno sponsor: l’ideale è raccogliere una cifra che ci permetta di porta re avanti la gestione senza problemi, perché quello è lo scopo che mi prefiggo. Parliamocichiaro: l’Alessandria è come un paziente in camera di rianimazione ed io non me la sento di staccare il tubo, ma voglio che continui a vivere ». Questa è l’Alessandria di oggi, inutile farsi illusioni: tribolazioni in campo e dietro la scrivania per un allenatore che sa di essere seduto su una polveriera («Non vorrei che mi capitasse come a Pietro Micca, che credeva di avere una miccia sufficientemente lunga e che invece è saltato in aria, diventando un eroe: io non sono tanto coraggioso...». Intanto i tifosi continuano a seguire in silenzio, tra qualche urla di contestazione e rassegnazione: la cambusa, finché non cambieranno... ì fornitori non offre molto di più. Domenica, contro la Massese e sotto gli occhi dell’ufficio inchieste, !’Alessandria ha disputato un primo tempo tutto sommato sufficiente, con molte ombre ma anche qualche luce. Infatti, le uniche vere occasioni dell’incontro appartengono alla cronaca dei primi 45’ : al 10’ una punizione ai Manueli, casualmente deviata da Polini, ha messo in crisi Guazzi che si è salvato in corner, evitando uno spettacolare autogol. Al 22’, Piconi (tra i migliori), non ha saputo approfittare, in scivolata, di un invitante servizio; anche gli ospiti, allenati da Lido Vieri. hanno minacciato Beccari con il troppo esuberante Gallifuoco, che ha spedito sull’esterno della rete, una palla deviata dal portiere su tiro di Regina. Si sono ancora messi in luce Valeri (30’: stop e giravolta con tiro appena fuori) e Piconi (43’). Poi, nella ripresa, subito l’espulsione del massese Galli fuoco, allontanato dal campo per doppia ammonizione, soltanto qualche conclusione prevedibile, molta noia, manovre al rallentatore. In definitiva, l’unico ad impegnare Guazzi è stato Ivan Ferretti che ha calciato di destro, su tocco laterale di Mocellin, impegnando il portiere. «Il vantaggio numerico - ha ricordato Mirko Ferretti - va sfruttato riuscendo a liberare per il tiro un uomo determinate che nel nostro caso, doveva essere Mocellin, ma la manovra non è riuscita Ezio troppo arretrato? Io gli ho suggerito di agire a ridosso, delle punte, ma poi in campo ci vanno i giocatori e certe situazioni tattiche sono frutto del caso». Il problema degli infortunati. L’Alessandria punta al recupero di Falessi e spera di riavere in squadra anche Lorenzo. Intanto, domenica i “grigi” hanno dovuto schierare in mediana un Briata in non perfette condizioni di forma (e il suo rendimento ne ha risentito) e Ferrarese ha dovuto lasciare il campo a metà partita per un indurimento muscolare, forse di natura nervosa (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Casale – Derthona 0-0 Civitavecchia – Cuoiopelli 1-0 Entella – Carbonia 1-0 Montevarchi – Pro Vercelli 1-1 Novara – Olbia 1-0 Pontedera – Pistoiese 0-1 Sanremese – Asti 3-0 Sorso – Torres 1-1 CLASSIFICA: Derthona, Entella, Novara p.13; Torres 12; Cuoiopelli 11; Pistoiese, Pontedera, Civitavecchia 10; Casale, Olbia 9; Alessandria, Pro Vercelli 8; Sorso, Sanremese, Carbonia, 7; Montevarchi 6; Massese 5; Asti 4 MARCATORI: 4 RETI: Picco e Ferla (Derthona); Giannini (Pistoiese). 3 RETI: Pescatori (Pro Vercelli), Molteni (Pontedera); Balacich (Novara); Gori (Sanremese); Pala (Sorso); Mariani (Civitavecchia) e Righetti (Cuoiopelli). 2 RETI: Betz e Gino (Casale); Mocellin (Alessandria); Solimeno (Pro Vercelli); Serra (Carbonia); Tamalio, Caponi e Orazi (Civitavecchia); Berlini, Marcellino e Antonucci (Entella); Pisasale (Massese) Il punto sul campionato. Il Derthona non ha voluto rischiare e ha strappato un pari prezioso a Casale; il Novara ha sconfitto, in casa, l’Olbia grazie a Scienza. La Pro Vercelli è riuscita a recuperare pareggiando a Montevarchi, il pareggio è stato di Re. Tris della Sanremese ai danni dell’Asti, i liguri sono in pieno rilancio. L’Entella ha dominato la partita ma ci è voluto un calcio di rigore, all’86’, per aver la meglio sul Carbonia. Tafferugli a fine gara tra Pontedera e Pistoiese, gara vinta dagli ospiti per 1-0.