Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
06-10-1991 - Giornata: 4 - Pavia - Pietro Fortunati


Pavia AC - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 15. Mucciarelli [Pa]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Galparoli Dino, Venturi Claudio, Giacomarro Domenico [76. Gargioni Fabrizio], Tonini Devis, Torri Giampietro, Fiori Francesco, Zanuttig Andrea [51. Frattin Emanuele], Roselli Giorgio, Briata Roberto, Alfano Giuseppe A disp.:(P) Guzzo Andrea, Maurino Romano All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
PAVIA AC: Limonta, Danzè, Grotto, Fogli, Morabito, Zanellato, Baioni, Provvido, Campistri [81. Menghini], D'Agostino, Mucciarelli [78. Lazzarini]. A disp.: Gambino, Avanzi, De Silvestro All.: Meregalli Giovanni

Arbitro: Siciliano Paolo (Brindisi)
Note
Ammoniti: Zanellato [P], Venturi [A], Danzé [P], D’Agostino [P], Briata [A], Fiori [A]. Angoli: 1-10. Spettatori 1700 circa, con una nutrita rappresentanza di tifosi dell’Alessandria. Giornata piovosa, terreno pesante. Inizio gara ore 15.00

Commento
Il Pavia batte l’Alessandria (non accadeva da 23 anni) e scaccia la crisi PORTIERE MIRACOLO BLOCCA I GRIGI Limonta para tutto, gol di Mucciarelli al 15’. Dopo 23 anni, il Pavia torna a vincere (1-0) contro l'Alessandria. Per gli azzurri questo primo successo è valso ad evitare la crisi, ma certamente non tutti i loro problemi tecnici sono risolti. I grigi hanno giocato una buona partita e la sconfitta è da mettere in conto alla sfortuna. I locali sono stati abili nel contropiede, mentre i piemontesi hanno svolto una grande mole di lavoro. Il gol decisivo è giunto al 15' per merito di Mucciarelli. Nella ripresa le occasioni per i grigi sono state tante, ma il portiere pavese, Limonta, il migliore in campo, ha replicato colpo su colpo. L'allenatore dei grigi, Sabadini, ha operato due sostituzioni, dando una grossa spinta in avanti ma il risultato non è più cambiato. La cronaca, ricchissima di episodi, vede i grigi al 5' con una ghiotta occasione: Zanuttig crossa al centro, Alfano spara a rete, ma è bravo Limonta a deviare sopra la traversa. Insistono i piemontesi e sfiorano il gol una seconda volta all'11’: con un forte tiro Fiori manda il pallone a colpire l'esterno della rete. Al 15' il Pavia va in vantaggio sfruttando un contropiede: D'Agostino crossa al centro, Mucciarelli si aggiusta la palla, poi di destro batte Turci. Gli alessandrini sbandano per alcuni minuti, permettendo così ai locali di rendersi ancora pericolosi. Al 17' Mucciarelli entra in area, scarta un difensore mandando poi la palla sul corpo del portiere. Al 45' è Roselli che molto ben piazzato tira a rete, Limonta a fatica respinge di pugno. Nella ripresa, al 52', una gran botta di Fogli va a colpire la base del palo. La pressione dei grigi è notevole ma gli azzurri non demordono, sfruttano ogni possibilità per effettuare il contropiede e spesso hanno successo, arrivando nell'area piemontese, ma la difesa dei grigi è molto efficace. Menghini, entrato nel finale, crea due belle occasioni in un minuto, all'83' con una lunga galoppata arriva in area poi il suo tiro sfiora il palo, poi all'84' evita due avversari, ma quando arriva davanti al portiere calcia debolmente e Turci salva. Quindi ancora una volta Limonta, all'87', si supera su un tiro di Briata, alzando di pugno sopra la traversa. L'Alessandria ha collezionato 10 calci d'angolo contro 1; sei gli ammoniti (tre per parte). (La Stampa – Peppino Broglia) Grigi sconfitti a Pavia UNA GARA “STREGATA” Vano l’assedio all’area avversaria nella ripresa – Fiori colpisce un palo – Negato un rigore netto per fallo su Roselli Una gara stregata. Altra definizione è difficile da trovare per i novanta minuti al ‘Fortunati’ di Pavia. Già, perché se una squadra domenica ha avuto poca ‘fortuna’ questa è stata sicuramente l’Alessandria, che ha pagato a caro prezzo un quarto d’ora in cui i grigi, in campo, hanno faticato a ragionare. Non sono recriminazioni di comodo o scontate: nella seconda frazione si è giocato praticamente ad una sola porta e certo il pareggio sarebbe stato risultato più equo. E, invece, è arrivata la prima sconfitta stagionale, contro una formazione che, alla vigilia, stava attraversando un periodo di crisi. Prova ne sia che a fine gara, nonostante la vittoria, i giocatori del Pavia hanno deciso di attuare il silenzio stampa. Ma Sabadini aveva messo in guardia i suoi e, negli spogliatoi, non era poi così sorpreso della prestazione degli avversari. «Diffido sempre dalla squadre definite in crisi. E poi, in ogni caso, c’era da aspettarsi che il Pavia volesse offrire una prova grintosa davanti al proprio pubblico, con un’avversaria contro la quale non vinceva da molti anni (ventitré, per l’esattezza, n.d.r.)». Certo qualcosa, negli schemi dell’undici grigio, non ha funzionato a dovere nella fase centrale del primo tempo, dopo una partenza brillante. «Stavamo premendo quando si è infortunato Galparoli. Due minuti dopo il Pavia è passato in vantaggio e nell’azione del gol siamo stati forse un po’ingenui». La ‘confusione’ che è seguita all’1 a 0 dei padroni di casa non allarma Sabadini. «Ci sono stati cinque minuti di sbandamento, questo è vero, ma quasi subito i ragazzi hanno cercato di reagire, dimostrando gran voglia di ribaltare il risultato. Sul piano della volontà - aggiunge l’allenatore - ancora una volta vanno elogiati in blocco». «Certo - sottolinea ancora Sabadini - le recriminazioni sono molte. Nel secondo tempo si è vista, in avanti, una sola squadra e se l’arbitro non ci avesse negato un rigore il risultato avrebbe potuto essere diverso». Già, l’episodio del penalty non concesso dal signor Siciliano. «Alle proteste dei giocatori il direttore di gara ha risposto che, per lui, Roselli era caduto da solo. Una spiegazione non molto facile da accettare: come poteva buttarsi a terra se aveva già saltato il suo ‘controllore’ di turno (Fogli, n.d.r.) ed era ormai a tu per tu con il portiere?». Un dubbio più che fondato, quello sollevato da Sabadini a fine gara. «E poi - il mister analizza un altro episodio della partita - nella ripresa abbiamo colpito un palo con Fiori e costruito molte palle gol». Sconfitta immeritata, dunque, maturata al quarto d’ora del primo tempo. E pensare che la partita era iniziata con l’Alessandria all’attacco, vicinissima al gol con Zanuttig che, da pochi passi, gira a rete il suggerimento di Alfano. Ma Limonta, con un gran colpo di reni, riesce ad alzare la sfera di un soffio sulla traversa. Viene avanti Galparoli, su calcio d’angolo battuto da Zanuttig, e il suo colpo di testa esce di poco a lato. All’11’ ancora un assist di Zanuttig al centro, due difensori del Pavia si ostacolano a vicenda e Fiori scaglia un forte rasoterra, sull’esterno della rete. Il Pavia, che fino a questo momento è stato chiuso nella sua metà campo, gioca la carta del contropiede. Una carte subito vincente: lancio di D’Agostino a Mucciarelli che salta Briata, si aggiusta la palla e di destro batte Turci, con la sfera che passa sotto le gambe dell’estremo difensore grigio. Per il Pavia è il primo gol stagionale, dopo 285 minuti. La reazione degli ospiti non è immediata e due minuti dopo Mucciarelli ha suoi piedi l’occasione del raddoppio, sventata dalla coraggiosa uscita di Turci. Al 22’ D’Agostino ‘imbecca’ Campistri, leggermente in ritardo per tentare la deviazione.E si rivede l’Alessandria con Roselli che avanza nella meta-campo pavese, ma al momento del tiro preferisce servire Fiori, neutralizzato dall’intervento di Limonta. Al 34’ il Pavia va nuovamente a segno, ma l’arbitroannulla per il fuorigioco di Campi, già fischiato prima della conclusione dell’attaccante biancoazzurro. Un minuto dopo Provvido, tutto solo davanti a Turci, scivola proprio al momento del tiro. In pieno recupero è l’Alessandria a sfiorare il pareggio con Roselli, da ottima posizione. E ancora una volta Limonta si supera, deviando con i pugni. Nell’intervallo quattro chiacchere con Luciano Marangon, ex Verona e Inter. «In questo primo tempo il Pavia ha dimostrato di avere qualcosa in più dell’Alessandria, al-meno sul piano della combattività. Sicuramente i grigi sono compagine più esperta, ma l’undici di Meregalli ha dimostrato di non avere alcun timore riverenziale». «Forse l’Alessandria non si aspettava un avversario così determinato. Non sarà facile per la squadra di Sabadini riequilibrare la situazione». Il pronostico di Marangon, purtroppo, alla fine sarà rispettato. Ma i secondi 45 minuti sono un assedio continuo alla porta pavese. Al 52’ Forio si incarica di battere una punizione da 25 metri: ‘sventola’ dell’attaccante che supera Limonta ma la palla s’infrange sul palo e ritorna in campo senza che nessun compagno sia pronto alla deviazione. L’estremo difensore biancoazzurro è ancora bravo a ribattere, al 62’, il tiro ravvicinato sempre di Fiori, ma due minuti dopo i padroni di casa, in contropiede, vanno vicini al raddoppio con una girata di Campistri alta di poco. Turci blocca con sicurezza il successivo tiro di Baioni. Al 70’ l’episodio del rigore, con un fallo netto di Fogli ai danni di Roselli. L’arbitro, però, fa cenno di proseguire Nelle battute finali rischia l’Alessandria su due incursioni del nuovo entrato Menghini. Forcing grigio, ma anche l’ultimo tentativo di Briata trova sulla sua strada Limonta, che alza di pugno sulla traversa. «Recriminazioni a parte, non c’è nulla da drammatizzare. Una sconfitta può far meditare - conclude Sabadini - e dare la giusta ‘carica’ per un pronto riscatto». Domenica prossima, contro la Pro Sesto. (Il Piccolo – Mimma Caligaris) RISULTATI: Arezzo – Baracca L. 1-0 Casale – Como 2-0 Monza – Spezia 2-1 Palazzolo – Pro Sesto 1-1 Siena – Chievo 1-1 Spal – Massese 4-0 Triestina – Empoli 1-1 Vicenza – Carpi 0-0 CLASSIFICA: Spal p. 7; Empoli, Casale, Monza 6; Palazzolo, Arezzo, Como, Triestina 5; Vicenza, Pro Sesto, Chievo 4; Alessandria, Pavia, Massese 3; Carpi, Spezia, Siena 2; Baracca L. 0 MARCATORI: 4 RETI: Bottazzi (Spal). 3 RETI: Pradella (Como), Messina (1, Palazzolo), Zamuner (Spal), Artistico (Vicenza). 2 RETI: Alfano (Alessandria), Labadini (1, Chievo), Guatieri, Carboni (1, Empoli), Romairone (Massese), Mandelli (Monza), Labardi e Mezzini (Spal), Zironelli (Vicenza). Il punto sul campionato Dopo quattro giornate la capolista solitaria del girone è la Spal che ha sconfitto la Massese in una gara giocata davanti a 15 mila persone; reti di Bottazzi, Paramatti e Zamuner nel primo tempo e di Mezzini nella ripresa. Subito dietro il sorprendente Casale, che con due gol per tempo ha mandato al tappeto il Como: reti di Col e Weffort, l’altra ex-capolista Empoli, fermato sul pareggio a Trieste e il Monza che ha battuto, di misura, lo Spezia completano il terzetto che occupa la seconda posizione. Quarta sconfitta consecutiva per il Baracca questa volta superato ad Arezzo.