Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1988/1989
Serie C2
21-05-1989 - Giornata: 32 - Stradella - Comunale


Oltrepò US - Alessandria Calcio US 1 - 3 (0 - 1)
RETI: 66. Andreoni [Ol] 15. rig. Ferretti S.[A], 53. Casale C.[A], 77. rig. Ferretti S.[A]

Alessandria Calcio US Lazzarini Alessandro, Guerra Marco, Ferrarese Maurizio, Brilli Mirco, Carrara Marco, Briata Roberto, Montrone Angelo, Tardini Fabrizio, Casale Claudio [75. Logarzo Pasquale], Ferretti Sergio [82. Bartolini Luca], Tortora Giuseppe A disp.:(P) Riccarand Iliano, Zaffiri Simone, Zamparutti Aurelio All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
OLTREPO' US: Caniato, Obbedio, Riviezzi [37. Cornelli], D'Amico, Rocca, Piacentini, Criscuoli, Bresciani [61. Andreoni], Sala, Onorini, Pessina. A disp: Forcati, Trebbi, Ramella All.: Motta Gianfranco.

Arbitro: Pellegrino Emilio (Barcellona Pozzo di Gotto)
Note
Ammoniti: Tardini [A]; Montrone [A]; Onorini [O]; Obbedio [O] Angoli: 4-5. Spettatori: 3.000 circa Giornata afosa: (temperatura intorno ai 30 gradi), terreno in discrete condizioni; Inizio gara ore 16.00

Commento
IL TRIONFO DI STRADELLA, OTTO ANNI DOPO L’ULTIMA PROMOZIONE Grazie, Alessandria I tre gol, emozione di Melani, la gioia di tutta la città per la Melani come Ballacci. Un trionfo, quello ottenuto dai grigi sul campo dell’Oltrepò, che ricorda la sofferta vittoria sul Pavia, allora decisiva per il passaggio in C1. Tre gol, poi una festa che inizia subito dopo il novantesimo, si sposta negli spogliatoi, sulla via per Alessandria e quindi in città, fino a tarda notte. È una festa che si ripete a distanza di anni e già al 92’ si parlava con Amisano di serie B, l’obiettivo che torna sempre d’attualità quando di mezzo c’è l’Alessandria e una città della quale tutti conoscono il rapporto d’amore ed odio per il calcio. «Adesso siamo in C1 — diceva il presidente —, per poter puntare alla B ho bisogno del sostegno di altri imprenditori cittadini. Non ditemi che manca la materia prima. Io, con i miei mezzi, ho raggiunto il primo obiettivo. Per fare il salto di qualità occorre l'apporto di quelle forze imprenditoriali che fino ad oggi mi hanno lasciato solo». Poi la palla è passata a Melani. L’allenatore, il perfezionista che è capace di rammaricarsi per il gol subito in una partita che ha decretato la sua sesta promozione («Peccato, quella punizione è parsa quasi un rigore, Lazzarini è rimasto spiazzato. Abbiamo incassato una rete che potevamo evitare ») riesce a commuoversi al punto da fuggire negli spogliatoi per evitare di scoppiare in lacrime nel bel mezzo dell’intervista. La gente scandisce il coro: «Resta con noi, Renzo Melani», si sventolano bandiere e poco prima un gruppo di ultras aveva portato in trionfo quel toscano dalla battuta pronta che, tacciato di difensivismo, ha rifilato tre gol ad una big del girone. L’emozione dura qualche minuto, quindi Melani riprende a parlare a ruota libera: «Credo di aver avuto la mia parte di merito: -3 in media inglese, sesta vittoria esterna. E non è ancora finita: ho ancora degli obiettivi da raggiungere, ad esempio concludere il campionato con il minor numero di reti subite, cercare di conquistare il maggior numero di punti a disposizione. Sono soddisfazioni professionali che cercherò di togliermi». Poi ripercorre le tappe della cavalcata trionfale: «Nel nostro mestiere si cambiano molte città, si conoscono persone diverse da quelle con le quali si aveva avuto a che fare l’anno prima. Lo so, toccava a me cercare di conquistare la fiducia della gente. E io mi sono mosso con quel caratteraccio che mi ritrovo, purtroppo sono fatto così. Chi mi conosce sa che mi si deve prendere per quello che sono oppure mi si lascia perdere. Per questo ci sono stati, al principio, momenti di incomprensione. Poi, col passare del tempo, sono stato al centro di manifestazioni di affetto che mi hanno commosso. Ho ottenuto tante promozioni, ma l’ultima è sempre la più bella. Restare? Mi piacerebbe tantissimo. Ma questo dipende anche dai programmi della società. Prima della partita di Stradella avremmo dovuto incontrarci con il presidente, che però è stato trattenuto da impegni di lavoro. Tra qualche giorno affronteremo questo argomento. Sui miei contatti con il Livorno posso soltanto dire che i nuovi dirigenti hanno posto come condizione per impostare il loro programma di rilancio della società, la scelta di Melani alla guida della squadra. Ma questo non vuol dire nulla: se Amisano vorrà riconfermarmi tutto il resto avrà un’importanza relativa». Tra lacrime, sorrisi, gavettoni e cori dei tifosi, Melani ricorda l’importanza dello spogliatoio: è stato determinante per il raggiungimento della promozione: «Ho trovato dei ragazzi — dice il mister — veramente eccezionale. Il gruppo, l’affiatamento e l’unità sono stati la nostra arma vincente. Non sono frasi fatte, cose che si dicono a promozione raggiunta. Qui c’è stata della gente che senza problemi si è messa in disparte per lasciare giocare altri più in forma; oppure alcuni che mi hanno chiesto di uscire per fare posto a dei loro compagni che non avevano avuto possibilità di mettersi in mostra prima. Questa squadra può meritare un 7 od un 8 dal punto di vista tecnico, ma le si deve dare un bel dieci, In pagella, per l’impegno e la volontà che sono stati profusi in tutto il campionato». E a Stradella, gara che è stata la sintesi di una stagione, Brilli e compagni hanno tra l’altro disputato la loro miglior prova della stagione: grandissimi Guerra, Manetti e Brilli; straordinario Carrara ; efficace Ferretti; Tortora su livelli brasiliani (da segnalare, al 10’ della ripresa, un suo aggancio al volo ed un bolide di sinistro che solo un campioncino come Carnato riesce a togliere dall’incrocio dei pali). Gli aggettivi, come spesso capita in queste circostanze, si sprecano. La realtà delle cose, il gioco efficace e spettacolare messo in mostra dall’Alessandria, ha fatto la differenza sull’Oltrepò. Non c’è mai stata partita : troppa la differenza ai concentrazione; troppo diverso il passo delle due squadre. I grigi hanno sfoderato una condizione fisica che ha probabilmente sorpreso anche i biancoverdi di Gianfranco Motta, che pure all’andata avevano esibito un football giovane e spumeggiante presi in velocità, storditi dai contropiede di Tortora e Montrone, dalle giocate di Ferretti e dalla voglia di vincere di tutta l’Alessandria, i giocatori di Stradella hanno ceduto con di schianto, appellandosi all’orgoglio di Onorini e alla vivacità ai Criscuoli. Restando poi in partita grazie a quella splendida punizione di Andreoni, buttandosi con coraggio alla ricerca del pareggio e pagando lo scotto dell’ennesimo contropiede vincente dei grigi, stroncato da Carnato con un placcaggio stile rugby su Lo Garzo lanciato a rete. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) ALESSANDRIA E CASALE PROMOSSI I grigi prevalgono nel derby di Stradella (1-3) L'Alessandria batte nettamente, 3-1 l'Oltrepò e conquista la promozione in C1. Una grande partita, quella dei grigi, scesi in campo con grinta, decisi ad imporre il loro ritmo ed a far valere la propria forza sui pur validi avversari, matricola-rivelazione di questo campionato. Una vittoria più che meritata, conquistata tra il continuo incitamento di oltre 1500 tifosi alessandrini. Il primo gol al 15'. Fuga di Tortora, atterrato in area da Piacentini: rigore, batte Ferretti, Cardato sfiora la palla ma non la trattiene. All'inizio di ripresa l'Oltrepò sfiora il pareggio: punizione battuta da Criscuoli, respinge la difesa, riprende Onorini e Lazzarini blocca. Arriva invece, al 53', la seconda rete dei grigi: Tortora al centro, raccoglie Briata e respinge Coniato, conquista la sfera Casale e la depone in rete. Accorciano le distanze, al 66'. gli stradellini, su punizione da fuori area di Andreoni, ma al 77' giunge la terza rete alessandrina: Cardato esce dai pali e getta a terra Lo Garzo lanciato a rete, rigore e Ferretti si ripete. Sono le 17,47 quando l'arbitro fischia la fine della gara. è un attimo, poi centinaia di tifosi alessandrini, agitando bandiere e gonfaloni. Irrompono in campo. L'Alessandria del presidente Gino Amisano e di mister Renzo Melani è promossa in CI. è da sette anni che la tifoseria attende questo momento, l'ultima promozione in C1 dei grigi risale al 7 giugno 1981 ed il sogno era durato soltanto un campionato, quello 81/82. L'invasione pacifica del campo, con la caccia alle maglie dei protagonisti della vittoria e della promozione, segna l'inizio dei festeggiamenti durati a lungo a Stradella e poi, per tutta la serata, ad Alessandria, con caroselli per le vie, tra agitare di bandiere, suoni di clacson, trombe e tamburi. –C1, C1, Gino, Gino-, urlano festosi i tifosi sul terreno di gioco e lui, il «re dei caschi che tre anni fa ha salvato l'Alessandria sul punto di scomparire dalla scena calcistica, dopo la disgraziata gestione del massese Domenico Bertoneri, in tribuna non riesce a trattenere le lacrime. «Sono commosso e soddisfattissimo - dice Gino Amisano con gli occhi lucidi - è un momento bellissimo, il migliore da quando sono alla guida di questa squadra che ha saputo lottare e vincere-. Presidente, azzardiamo, la tifoseria guarda già alla serie B. «E' giusto - commenta - vogliono la B e Alessandria, più di ogni altra città, merita questo traguardo. Ma si tratta di un grosso sforzo economico. Sono disposto ad affrontarlo se altri mi affiancheranno'. Intanto negli spogliatoi capitan Brilli rovescia secchi d'acqua sui dirigenti, mentre si alzano getti di spumante. “Un momento di emozione, di grandissima soddisfazione”, dice l'assessore Gianfranco Bertolino, l'unico amministratore comunale alessandrino che ha incitato i grigi dagli spalti. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Casale – Tempio 1-0 Cuoiopelli – Pontedera 0-0 Ilvarsenal – Rondinella 0-0 Massese – Vogherese 4-0 Poggibonsi – Pavia 0-0 Pro Vercelli – Olbia 1-0 Sarzanese – Siena 2-1 Sorso – Cecina 0-2 CLASSIFICA: Alessandria p. 45; Casale 44; Siena 39; Oltrepò, Pavia 37; Massese (-3), Pro Vercelli, Poggibonsi 35; Sarzanese 33; Cecina, Olbia 31; Tempio 29; Rondinella, Cuoiopelli 28; Pontedera 27; Ilvarsenal, Vogherese 26; Sorso 7. MARCATORI: 16 RETI: Bagnoli (Pontedera). 14 RETI: Pisasale (Massese). 12 RETI: Bianchini (Pro Vercelli). 11 RETI: Zenari (Massese). 10 RETI: Sala (Oltrepò), Fiori (Tempio). 9 RETI: Di Laura (llvà), Di Vincenzo (Rondinella), Fiorini (Siena). 8 RETI: Mazzeo (Casale), Ferretti (Alessandria), Guerra (Vogherese). 7 RETI: Cocciari e Pistella (Poggibonsi), Tintisona e Mucciareili (Siena), Porciatti (Tempio). 6 RETI: Calamita (Casale), Cardinali (Cecina), D’Arrigo (Cuoiopelli), Criscuoil e Ramella (Oltrepò), Fusci (Poggibonsi), Cacciatori (Sarzanese), Marino (Siena), Trudu (Tempio). 5 RETI: Mocellin (Casale), Malti (Cecina), Ramella (Oltrepò), Cicconi (Pavia), Marchetti e Parlanti (Pontedera), Meoni (Rondinella), Belletti (Sarzanese) Il punto sul campionato Dopo otto anni il Casale è ritornato in C1, la vittoria, di misura, sul Tempio, favorita anche dalla contemporanea sconfitta del Siena, terza forza del girone, sul campo della Sarzanese: gol della vittoria di Melchiori al 38’. La Pro Vercelli ha sconfitto l’Olbia. Bissando il successo contro il Pontedera di sette giorni fa. Vittoria meritata della Massese, sul terreno degli Oliveti con un poker inflitto alla Vogherese. La gara tra Poggibonsi e Pavia è durata solamente 58’ dato che un uragano abbattutosi all’improvviso ha costretto il direttore di gara a sospendere l’incontro per un quarto d’ora.