Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
11-01-2015 - Giornata: 20 - Mantova - Danilo Martelli


Mantova FC - Alessandria US 1912 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 2. Said [Ma] , 12. Caridi [Ma]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Terigi Leonardo, Sabato Roberto, Spighi Mirco, Taddei Riccardo, Vitofrancesco Ferdinando [75. Obodo Kenneth], Mezavilla Adriano, Mora Luca [46. Scotto Luigi], Rantier Julien [53. Valentini Michele], Marconi Michele A disp.:Ferrani Manuel, Nicolao Giuseppe, (P) Poluzzi Giacomo, Sirri Alex All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
MANTOVA FC: Paleari, Trainotti, Siniscalchi, Scrosta, Gonzi, Zammarini [72. Di Santantonio], Raggio Garibaldi, Blaze, Said [91. Del Bar], Caridi [65. Zanetti], Boniperti. A disp.: Festa, Marchiori, Todisco, Fortunato. All.: Juric Ivan

Arbitro: Cifelli Giuseppe (Campobasso) [Galetto, Baccini]
Note
Ammoniti: Vitofrancesco [A], Mezavilla [A], Trainotti [M]. Angoli: 1-3. Recuperi: 1.+ 2. Spettatori: 2.100 (paganti 841, abbonati 1.215, incasso di 17.637 €). Giornata fredda, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 16.00.

Commento
È finita 2-0 per i virgiliani. Sono stati Said e Caridi nei primi dodici minuti, a certificare la terza vittoria consecutiva per il Mantova di Ivan Juric, che stende la (ex) capolista Alessandria, reduce da nove risultati utili consecutivi e cinque vittorie esterne filate. Bel gioco e grande ritmo per tutto il primo tempo, nella ripresa il Mantova controlla e non rischia particolarmente. Said è stato abile a sfruttare l’assist da sinistra di Boniperti e fulminare un Nordi apparso incerto nell’occasione. In assenza della reazione dei Grigi di Mister D’Angelo, alla seconda vera occasione il Mantova raddoppia con Caridi, che ribadisce a rete una respinta del portiere su conclusione ravvicinata di Raggio Garibaldi. Nel secondo tempo si vede un’Alessandria un pochino più incisiva, ma sono davvero pochi i pericoli che corre Paleari e quasi sempre su calcio di punizione, con il Mantova di Juric senza problemi a controllare un Orso nel complesso e obiettivamente sceso sul prato del “Martelli” sotto tono. La rubrica “Top & Flop” di www.tuttolegapro.com, tra i promossi del match ha individuato Caridi del Mantova e il grigio Riccardo Taddei, ancora lui. Davvero difficile scegliere il migliore dei mantovani. Molto bene il reparto offensivo che ha creato molti problemi, soprattutto in apertura di gara, a quella che era la miglior difesa del campionato. Caridi, oltre alla rete che ha messo al sicuro il risultato, si è distinto con giocate degne della sua esperienza. Insieme a lui sono da citare Said, ed il gioiellino Zammarini che non ha fatto sentire l’assenza di Paro. Taddei è stato forse l’ultimo ad arrendersi in casa grigia, ma questa volta non è bastato il suo apporto per evitare la sconfitta ad una compagine in giornata-no. Fabrizio Pozzi, sempre per “Top & Flop”, ha redatto il tabellino dei cosiddetti bocciati. Per battere la capolista serviva una prova di grande spessore e il Mantova ha messo in campo corsa, grinta e pressing. L’unico rischio per il tecnico Juiric è che, giocando così, la società possa decidere di… non rinforzare la squadra nel mercato di gennaio. Nessun flop, dunque, tra i padroni di casa. Il portiere dell’Alessandria Nordi non è certamente l’unico responsabile dell’ insuccesso dei Grigi, dal momento che, soprattutto nella fase iniziale della partita, è stata tutta la squadra a patire l’aggressività degli avversari. Ma in entrambe le segnature, che poi sono state le uniche occasioni in cui è stato chiamato in causa, non è parso sufficientemente reattivo. (Museo Grigio) CALCIO SERIE C, IL NIPOTE DI GIAMPIERO PROPIZIA DUE GOL E I GRIGI PERDONO PARTITA E LEADERSHIP L’Alessandria stordita a Mantova dalla velocità di Boniperti junior Dopo nove risultati utili consecutivi e cinque vittorie in trasferta i grigi fermano la loro corsa a Mantova, perdendo partita e primato in serie C. Più che per demerito della squadra di D’Angelo, il risultato matura per la brillantezza dei virgiliani che, pur con una squadra infarcita di giovani, non risentono dell’assenza del faro di centrocampo Paro (e neppure di quella del portiere titolare Festa) e, impongono un ritmo elevatissimo almeno per un tempo, facendo perdere i riferimenti all’Alessandria. Il 3-4-3 di Juric copre molto meglio le zone del campo rispetto al 3-5-2 alessandrino: l’uno-due di Said e Caridi in undici minuti mette sul binario dei biancorossi la partita che poi Boniperti e compagni controllano nella ripresa concedendo poco in zona gol all’Alessandria. Sono i primi 45’ quelli nei quali i grigi non riescono a tenere il ritmo del Mantova che, proprio sulla velocità e sull’aggressività impostano la partita: complici due svarioni della difesa, arrivano repentinamente i gol ma l’orchestra alessandrina non gira a dovere. Nel primo tempo la fascia sinistra del fronte d’attacco mantovano è quella dalla quale arrivano i maggiori problemi per l’Alessandria: nell’uno contro uno Boniperti manda in difficoltà Sosa e anche Spighi, quando tende a retrocedere per dare man forte in difesa al compagno, si scontra con la vitalità di Blaze. Dall’altra parte Mora (che resta stoicamente in campo un tempo con un gomito malconcio) perde il duello con Gonzi: anche in mezzo al campo Vitofrancesco è meno lucido del solito andando in affanno quando incrocia Caridi che retrocede: due gialli nel giro di pochi minuti, uno proprio all’ex Perugia e l’altro a Mezavilla, pesano poiché ne frenano l’ardore agonistico. Cosi il pressing alto del Mantova mette l’Alessandria in difficoltà già dalle fase di impostazione. Lo stesso Taddei, seppur molto volenteroso, si ritrova una gabbia formata da Gonzi e Trainotti ai quali arriva a dar man forte, triplicando a volte la marcature, pure l’onnipresente Raggio Garibaldi cosicchè il fantasista alessandrino non risulta determinante come in altre occasioni. Nel secondo tempo D’Angelo, nel tentativo di raddrizzare una partita comunque nata storta, dispone a quattro dietro la squadra e prova a far allargare il gioco mettendo Scotto come attaccante aggiunto ma, a parte un po’ di palloni spediti a centro area, c’è ben poco da registrare di efficace alla voce palle-gol in casa Alessandria. Il primo vero pericolo alla porta dei padroni di casa lo porta Marconi con una rovesciata nel recupero così come una rovesciata di Rantier dopo un solo giro di orologio aveva, forse, un po’ illuso i tanti tifosi alessandrini accorsi al Martelli. «I meriti sono del Mantova, mi aspettavo che giocasse così» sottolinea Luca D’Angelo a fine partita mentre. Il tecnico dei grigi, stuzzicato sull’utilizzo part time di Obodo, afferma che «il giocatore, tra infortunio e sosta, era lontano dai campi da circa un mese. In settimana l’ho visto ancora un po’ affaticato nella corsa quindi ho dato spazio a chi aveva fatto molto bene all’Epifania a Venezia». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Said e Caridi gol Stop Alessandria da un bel Mantova L’Alessandria cade dopo 9 gare utili davanti a un bel Mantova: terza vittoria di fila per Juric. D’Angelo cambia tre volte assetto, ma la dinamicità dei padroni di casa fa la differenza. Al 2’ Zammarini recupera palla, Caridi innesca Boniperti, che dalla sinistra centra per Said, lesto ad anticipare tutti. Al 12’ il raddoppio: Boniperti sforna un altro assist eccezionale, l’inserimento di Raggio Garibaldi è respinto da Nordi, sul tap-in Caridi è letale. Nella ripresa Paleari (partente, va alla Giana) chiude ogni varco: al suo posto arriva Zima dal Venezia (via Genoa). (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) GRIGI, ORA LA RIPARTENZA DOPO I TROPPI ERRORI Dalla Campania la conferma di un interessamento per Jidayi. Oggi il rientro di Cavalli e Guazzo Condividiamo la speranza del ds Magalini. Che la sconfitta di Mantova abbia gli stessi effetti di quella con l’Albinolef fe. Anche se diverse per modalità e contenuti, perché almeno al ‘Martelli’, nonostante il micidiale uno - due ravvicinato, e il primo a riconoscerlo è Luca D’Angelo, «la squadra non si è mai disunita e ha provato a giocare». A Bergamo non era stato così, l’ultima mezzora era stata pessima, di rinuncia anticipata. A Mantova l’occasione a recupero scaduto, salvata da Paleari, anche fosse stata gol avrebbe cambiato nulla, ma almeno è il segnale del tentativo di stare dentro la gara. Poi i tentativi possono anche non riuscire e, infatti, domenica sono quasi tutti falliti. Il miglior Mantova e una brutta Alessandria: certo, trovarsi sotto di due reti dopo 11’, «ha condizionato la partita», per dirla con il tecnico. Ma è anche indubbio che dal raddoppio di Caridi, libero di incunearsi in area non trovare la benché minima resistenza, al triplice fischio ci sono più di 80 minuti e un paio di colpi di testa, senza particolari affanni per Paleari, una punizione di Taddei e una girata di Marconi sono poco anche per legittimare la voglia di provare a cambiare la gara. «Ho chiesto alla mia squadra di alzare molto il ritmo, perché se avessimo accettato quello dell’Alessandria saremmo finiti in un gorgo». La lettura tattica di Ivan Juric, tecnico dei virgiliani, non fa una piega e mette il dito nella piaga di una prestazione negativa, anche perché con il freno a mano costantemente tirato. Con effetti nulli anche dai cambi di modulo, perché neppure allargando il gioco, come in avvio di ripresa, inserendo Scotto e passando al 4-3-3, gli equilibri sono cambiati. Obodo fuori: perché? D’accordo che squadra che vince non si cambia, e D’Angelo può aver visto anche bene, psicologicamente, nel premia- re i protagonisti di Venezia, ma il quarto d’ora concesso a Obodo fa pensare, anche in chiave mercato, visto che il nigeriano sembra essere fra i pezzi più corteggiati. «Obodo era pronto. Solo non mi è sembrato avesse la fluidità solita nella corsa dopo un mese di assenza», la spiegazione di D’Angelo. Obodo, comunque, guarito e oggi, alla ripresa, al campo in gruppo anche Cavalli e Guazzo, che ha smaltito la febbre. Juve Stabia: ‘Piace Jidayi’ Il ds Magalini rimanda agli ultimi giorni di mercato le entrate importanti. Ma da ambienti molto vicini alla Juve Stabia rimbalza, con insistenza, l’interessamento per William Jidayi, centrocampista centrale, mediano strutturato (1,88), che può giocare a destra. Un ruolo in cui l’ex Padova e Sassuolo avrebbe concorrenza. Però, se serve a crescere. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: AlbinoLeffe - Cremonese 0-2 Giana Erminio - Arezzo 0-3 Novara - Monza 2-2 Pavia - Bassano 3-2 Pordenone - Lumezzane 2-0 Real Vicenza - FeralpiSalò 0-1 Renate - Venezia 1-1 Sudtirol - Como 2-0 Torres - Pro Patria 4-0 CLASSIFICA: Pavia p.38, Alessandria, Bassano 37, Novara 36, FeralpiSalò 34, Real Vicenza 33, Monza, Sudtirol, Como 32, Arezzo, Cremonese 27, Mantova, Venezia, Torres 26, Renate 25, Giana Erminio 23, Lumezzane 20, Pro Patria (-1) 13, Pordenone 12, AlbinoLeffe 10. Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 13 reti: Bruno (4, Real Vicenza). 11: Fischnaller (1, Sudtirol). 10: Brighenti (1, Cremonese). 9: Momente’ (2, AlbinoLeffe); Maiorino (1, Torres). 8: Marconi (1, Alessandria); Nole’ (4) e Pietribiasi (Bassano); Vita (2, Monza); Evacuo (2) e Gonzalez (Novara). Il punto sul campionato A questo punto è ufficiale: il primo posto in classifica è maledetto! La coppia campione d'inverno cade alla prima di ritorno e lascia il testimone al Pavia che vincendo proprio con il Bassano occupa adesso il gradino più alto del podio. Al quarto posto il Novara che non è riuscito a vincere con il Monza in casa. Splendida prova della Feralpi di Giuseppe Scienza che vince a Vicenza, supera i rivali e si insedia sulla quinta poltrona. Il Pordenone, invece, ci ha preso gusto ed ha conquistato il settimo punto (su 12!) in tre giornate lasciando l'ultimo posto solitario all'AlbinoLeffe che ha nuovamente perso in casa, questa volta con la Cremonese.