Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2011/2012
Lega Pro 2ª Div.
18-12-2011 - Giornata: 19 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Lecco Calcio 1912 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 38. Temelin [Le]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Sabato Roberto, Cammaroto Vincenzo, Barbagli Mirko, Segarelli Gianluca, Pasino Matteo [62. Pandiani Jurgen], Roselli Fabio, Fanucchi Jacopo [78. Procida Stefano], Giardina Salvatore [46. Nassi Maurizio], Martini Marco A disp.:(P) De Marco Tupac, Ghinassi Tommaso, Motta Angelo Giovanni, Simeoni Luca All.: Sonzogni Giuliano

Formazione avversaria
LECCO CALCIO 1912: Aprea, Conti, Caforio, Ischia, Padoin, Sciannamè, Castelnuovo, Mattaboni [61. Viviani], Fabbro [88. Fall], Rebecchi, Temelin. A disp.: Perucchini, Gallo, Frasca, Brenna, Civilleri. All.: Pellegrino Maurizio

Arbitro: Caso Alessandro (Verona) [Caliari, Bruno]
Note
Ammoniti: 26. Giardina [A], 34. Martini [A], 40. Conti [L], 52. Segarelli [A], 52. Pandiani [A], 69. Castelnuovo [L]. Angoli: 7-1. Recuperi: 3.+ 3. Spettatori: 1100 circa (521 paganti+444 abbonati, incasso 4476 euro) Giornata di sole, terreno in condizioni precarie Inizio gara ore 14.30

Commento
DEVONO RESTARE SOLO I GRIGI VERI Passa anche il Lecco, che segna nell’unico tiro in porta. Annullato il pareggio regolare A un punto dalla zona retrocessione. Questo dice la classifica. E, soprattutto, questo dice l’Alessandria di oggi, allo sbando anche contro il Lecco, che fino a ieri aveva vinto una sola volta, con il Santarcangelo, e che ha tirato una sola volta nello specchio della porta, l’azione del gol, con la difesa che non ha rischiato mai, ma si è fatta trovare aperta sugli esterni, spiazzando i due centrali e smentendo anche le richieste del tecnico. L’Alessandria ha costruito sicuramente di più, ma il tourbillon di moduli genera solo confusione, aggiunta alla paura, un mix che finisce per cancellare i tentativi, sporadici, di cambiare l’inerzia della gara. La rete di Cammaroto, lo dicono anche le immagini, è regolare: sarebbe stato pareggio, per la classifica avrebbe pesato poco, un po’ di più per il morale di un gruppo che non è mai diventato squadra. Neppure con quasi tre mesi di ‘cura Sonzogni’, che non sono serviti a dare un gioco e una identità all’Alessandria e questo è l’aspetto che più preoccupa, perché è evidente che ci sono fattori di disturbo, un clima teso, fratture interne che possono fare più male di una sconfitta con l’ultima in classifica. «I responsabili siamo noi, i giocatori e il sottoscritto»: Sonzogni insiste su un concetto che ripete da alcune giornate, ma non basta una ammissione di colpa per allontanare un problema che tocca alla società, per prima, risolvere. Anche con scelte nette, come quelle che sono state fatte, in questi mesi, per restituire solidità finanziaria: se ci sono persone che possono rappresentare un ostacolo all’unico obiettivo di questa annata, cioè restare tra i professionisti, la prima operazione da fare è togliere gli ostacoli. Non aggirarli, soprattutto non aspettare che ad aggirarli siano altri, e cioè i tifosi con le loro proteste legittime oppure quei giocatori che per questa maglia hanno dato tanto e ancora danno, pagano questa situazione con prestazioni inferiori ai loro valori e non devono diventare, loro, i censori di chi non si sente di aiutare l’Alessandria a salvarsi. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Anche il Lecco (peggior attacco e difesa del girone) viola il Moccagatta, così gli spazientiti tifosi contestano apertamente l’Alessandria e il trainer Sonzogni, invitandolo a dimettersi. Al momento, però, l’allenatore resta al suo posto e la società punta il dito contro i giocatori, anche se alcune scelte tecniche lasciano perplessi. Ad esempio, fa specie la sostituzione di Pasino avvicendato dall’oggetto misterioso Pandiani. I tanti infortuni, poi, sono un’attenuante fino ad un certo punto. Lo stesso allenatore spiega che «c’è qualcuno che tarda a guarire, ma bisogna voler guarire». I grigi partono decisi, ma sarà un fuoco di paglia: cross di Fanucchi che Martini schiaccia di testa, prontissima la risposta di Aprea. Poi taccuino vuoto fino al 38’, quando con un’azione tutta di prima gli ospiti passano in vantaggio: la combinazione è tra Mattaboni e Temelin, l’ex reggiano buca l’immobile difesa alessandrina e incrocia sull’angolo più distante dove Servili non può arrivare. Dal vantaggio lecchese fino all’intervallo non succede più nulla, e il pubblico non le manda a dire quando i giocatori imboccano la scaletta degli spogliatoi. Ce n’è però anche per l’allenatore, reo di non aver dato un gioco nonostante sia alla guida della squadra da quasi tre mesi. La sua media punti è imbarazzante: solo 14 in tredici partite, molto peggio del tanto vituperato De Petrillo. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Bellaria Igea - Sambonifacese 1-1 Casale - Santarcangelo 3-0 Mantova - Pro Patria 2-2 Poggibonsi - Giacomense 1-1 Renate - Valenzana 2-1 Rimini - V.Entella 2-1 San Marino - Borgo a Buggiano 3-2 Savona - Cuneo 0-1 Treviso - Montichiari 2-1 CLASSIFICA: Casale p.40; Treviso, Rimini 36; Cuneo 35; San Marino, Santartcangelo 30; Poggibonsi 26; Giacomense 25; V.Entella, Renate 24; Montichiari 23; Bellaria Igea M., Mantova, Sambonifacese 22; Borgo a Buggiano 21; Savona 20; Alessandria 19; Pro Patria 18; Lecco 13; Valenzana 11 Pro Patria -13 punti di penalizzazione /Savona -4 /Alessandria -2 /Montichiari e Treviso -1 Il punto sul campionato Nella ripresa grigi subito pericolosi con un diagonale di Martini, poi arrembaggio di un quarto d’ora che non dà esito. Con l’Alessandria sotto di un gol sono inequivocabili i cori che i tifosi della Curva Nord (occasionalmente in rettilineo) lanciano all’indirizzo della squadra e dei giocatori. Il triplice fischio è impietoso: un gruppo di supporters arriva fino alla porta degli spogliatoi, poi viene allontanato. (La Gazzetta dello Sport)