Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2011/2012
Lega Pro 2ª Div.
30-11-2011 - Giornata: 12 - Savona - Valerio Bacigalupo


Savona FBC - Alessandria US 1912 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 16. Garin [Sa] 78. rig. Artico F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Daino Daniele, Sabato Roberto [82. Martini Marco], Ciancio Simone, Viviani Federico [44. Pandiani Jurgen], Cammaroto Vincenzo, Roselli Fabio, Segarelli Gianluca, Nassi Maurizio, Giardina Salvatore [68. Artico Fabio], Fanucchi Jacopo A disp.:(P) Bucuroiu George Alin, Degano Daniele, Miceli Mirko, Simeoni Luca All.: Sonzogni Giuliano

Formazione avversaria
SAVONA FBC: Aresti, Materazzo, Marconi, Belotti, Antonelli, Mazzotti, Mezgour [63. De Martis], Cazzamalli, Bottiglieri [78. Pellini], Buglio, Garin. A disp.: Maragna, Gelfusa, Rossi, Del Genio, Cattaneo. All.: Amicone Armando (Corda Ninni squalificato).

Arbitro: Bindoni Daniele (Venezia) [Di Guglielmo, Ponzeveroni]
Note
Recupero della gara rinviata il 06-11-2011 Rigore sbagliato 53. da Cammaroto [A]. Espulso: 76. Antonelli [S]. Ammoniti: Sabato [A], Aresti [S], Buglio [S], Materazzo [S]. Angoli: 5-0. Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 200 circa Giornata di sole, terreno in non perfette condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
Il recupero finisce pari e patta. Partita mediocre in cui la vera delusione è l’Alessandria, a Savona con l’obiettivo dichiarato di portare a casa l’intera posta. Invece i «grigi» di Sonzogni dovranno ringraziare gli avversari per i due regali concessi sotto forma di rigori. Uno sbagliato dall’ex vadese Cammaroto, il secondo messo a segno da Artico. Solo così l’Alessandria è riuscita a pareggiare: inguardabili i blasonati piemontesi che per un’ora non combinano nulla, devono attendere che il Savona finisca la benzina per stringere d’assedio la squadra di Corda. A parte 15’ di serrate in cui è uscita fuori la maggior freschezza, se il Savona avesse preso i tre punti, nessuno avrebbe potuto obiettare. Panchina azzerata dalla squalifiche (lo sarà anche per la prossima partita, ancora in casa): Corda, Mattu e Cavaliere sono in tribuna e a dare indicazioni è rimasto solo l’allenatore (dimissionario) dei portieri Amicone. Non c’è più nemmeno il masseur Pino Gerundo, insomma Savona ai minimi termini. E come non bastasse, a fine partita si è appreso che la querelle societaria avrà un ulteriore coda: ancora non verranno portati i libri contabili in tribunale. Infatti oggi è in programma un incontro con il gruppo imprenditoriale di Torino (smentito da Oggianu il nome che circolava, di Alessandro Mongarli): fumata bianca? Mah. Tornando alla partita, le occasioni migliori sono dei padroni di casa. Nella prima parte il risultato si sblocca dopo 16’: Garin si infila nelle larghe maglie della statica difesa alessandrina e lascia partire un fendente che si insacca alle spalle di Servili, immobile. La reazione degli ospiti non si vede e ancora Garin mette in imbarazzo la retroguardia di Sonzogni su lancio di Cazzamalli. Altre due palle-gol, sempre di marca biancoblù: uno stacco di Marconi sfiora l’esterno delle rete (cross di Mezgour) e una punizione «accarezzata» di Buglio lambisce l’incrocio dei pali. Alessandria assente ingiustificata. Ma nella ripresa al 7’ Materazzo atterra ingenuamente Fanucci in area: dal dischetto Cammaroto spiazza Aresti ma colpisce il palo alla sinistra. Il canto del cigno del Savona è un’azione tra Garin e Bottiglieri con il tiro a giro di quest’ultimo che spaventa Servili, e una punizione di Mazzotti che costringe il portiere ad allungarasi in tuffo. Poi basta, il Savona annaspa e gli ospiti prendono campo. Antonelli strattona Nassi in area, rigore ed espulsione: dal dischetto il nuovo entrato Artico non perdona. Poi non accade più nulla. (La Stampa - Ed. Savona) "I PUNTI PERSI SONO SEI" Sonzogni mette nel conto pure Montichiari Niente squalifica: il tecnico solo ammonito Almeno il giudice sportivo lo ha ascoltato. Forse anche più dei suoi giocatori: per cercare di spiegare l’ennesima variazione di modulo, e di farsi capire, Giuliano Sonzogni ha varcato la fatidica area tecnica. L’arbitro, forse, non se ne sarebbe neppure accorto, non fosse stato per la segnalazione dell’assistente. «Non sono mai stato espulso in tutta la mia carriera, anche se vi posso garantire che non ho profferito parola e sono subito rientrato nei miei spazi. Avevo appena effettuato il terzo cambio, inserendo Martini, e dovevo spiegare alla squadra come mettersi in campo. Francamente non ha capito la motivazione dell’allontanamento. Vorrei solo non essere squalificato, perché domenica, con la Sambonifacese, vorrei essere al mio posto in panchina. Da allenatore non concepisco la partita in modo diverso». Richiesta accolta: solo ammonizione per il tecnico dell’Alessandria, che lasciando il campo ha avuto anche un confronto verbale con un addetto (e non è la prima volta che accade a Savona). «Quando vengo insultato, non gradisco. Credo di aver diritto di controbattere. Ma non è successo nulla, tutto rientrato». Certo, Sonzogni avrebbe voluto che accadesse qualcosa di più in campo. «Siamo passati da un atteggiamento più coperto in avvio (forse anche troppo, con cinque difensori, ndr) a cinque attaccanti in campo nel finale, con un inedito 3-5-2. Perché, chiaramente, volevamo vincere, ma ci manca ancora qualcosa». Manovra troppo lenta? «A una macchina che ha 40 anni non si può chiedere certo di andare ai 300 all’ora - replica Sonzogni - Abbiamo regalato l’ennesimo gol: gran tiro di Garin, ma la palla l’avevamo noi e il mio difensore ha sbagliato. Poi c’è stato anche un rimpallo, ma il ‘dono’ è a monte». Due rigori per realizzarne uno: ha sbagliato anche Cammaroto, il più freddo in allenamento. «L’ho tirato esattamente come il giorno prima in allenamento: angolato nello stesso modo - racconta il centrale - solo che questa volta è finito sul palo». E Sonzogni, anche in questa fatica nelle trasformazioni, trova elementi che gli servono a conoscere ancora meglio la sua squadra. «Per realizzarne due ne abbiamo tirati sei. Cambiando anche il rigorista: fa parte delle caratteristiche di questo gruppo, che va assecondato, guidato, stimolato, anche coccolato. A volte - insiste il tecnico - ho quasi l’impressione che, prima che un allenatore, i miei giocatori abbiano bisogno di una bambinaia ». In due trasferta giudicate abbordabili quattro punti persi. «Ipunti persi sono 6, perché metto nel conto anche quelli di Montichiari. Prendiamo l’aspetto positivo, la continuità di risultati». Però, come sottolinea anche Cammaroto, «con questi 4 punti saremmo già ora in zona playoff». (Il Piccolo - Mimma Caligaris) CLASSIFICA: Treviso, Casale p.33 Rimini 32; Cuneo 29; Santarcangelo 26; San Marino 23; Giacomense 22; V.Entella, Renate, Mantova 20; Poggibonsi, Alessandria, Borgo a Buggiano, Montichiari, Bellaria Igea M. 19 Sambonifacese 18; Savona 16; Pro Patria 13; Valenzana 11; Lecco 9 Pro Patria -13 punti di penalizzazione/ Savona -4/Alessandria -2/Montichiari -1