Tuttocuoio, prima assoluta allo stadio “Moccagatta”

giovedì, 23 Febbraio 2017

TuttocuoioAlessandria

 

La prima formazione calcistica di Ponte a Egola, frazione di San Miniato, viene costituita ufficialmente solo nel 1957 ma già negli anni ‘30 in paese si svolgeva una certa attività, seppure non organizzata. Il sodalizio, nato come U.S. Ponte a Egola, assume la denominazione attuale due anni dopo la fondazione identificandosi così nell’attività produttiva prevalente della zona. I suoi colori sociali sono il nero e il verde: vennero adottati dai pionieri, si dice, in omaggio al Venezia di Loik e Valentino Mazzola che nel 1942 vinse la Coppa Italia. Il simbolo della squadra, mutuato dallo stemma della principale conceria locale, è una lepre che salta sopra un ponte sull’Egola.

tuttocuoioDall’album dei ricordi del club di Ponte a Egola (foto Ufficio stampa Tuttocuoio).

 

La nascita della società coincise con la costruzione del primo campo di gioco degno di questo nome in paese: il campo della Leporaia, con capienza di circa mille posti, utilizzato fino alla promozione in Lega Pro.

Dal 1960 fino al 2002 il Tuttocuoio ha militato con alterne fortune campionati di Promozione e Prima categoria toscana. In quell’anno ci fu il primo assaggio Eccellenza con la promozione arrivata dopo gli spareggi. Due tornei e ritorno in Promozione. Poi nel 2010 l’exploit, e che exploit: vince sia il suo girone di Eccellenza che la Coppa Italia Dilettanti ottenendo, paradossalmente, una doppia promozione in serie D.

10-7                                                                                (Foto Ufficio stampa Tuttocuoio).

 

Capita di frequente che le squadre arrivate per la prima volta nella massima categoria dilettantistica paghino lo scotto del noviziato avendo vita piuttosto difficile. Il Tuttocuoio, invece, nella stagione di esordio in D ottiene un buon undicesimo posto; l’anno successivo migliora ulteriormente arrivando decimo in un raggruppamento di ben 20 squadre nel quale sono inserite anche formazioni importanti come Forlì, Pistoiese e Ravenna. Ma il capolavoro arriva alla terza stagione: vince il campionato, un girone durissimo comprendente tra le altre Pistoiese, Massese, Lucchese, Spal e Pro Piacenza guadagnandosi l’ingresso nel mondo dei professionisti. Arriva fino alla semifinale per lo scudetto dilettanti arenandosi contro il Delta Porto Tolle. A questo punto il Leporaia è troppo piccolo per i parametri richiesti dalla Lega Pro e la squadra deve emigrare a Santa Croce sull’Arno, paese limitrofo che ospita il Cuoiopelli (denominazione che ha ingenerato più di una confusione tra i non addetti ai lavori). E’ l’ultima stagione della Lega Pro organizzata su due divisioni; solo poche squadre di “seconda” avranno accesso alla Lega Pro unificata: per i leprotti l’impresa di restare in terza serie appare disperata ma, sia pure solo dopo aver attraversato la rischiosa fase dei playout, riescono a raggiungere l’obiettivo. Nuovo cambio di terreno di gioco: lo stadio ufficiale diventa così il sintetico del Mannucci di Pontedera. Qui giocano, per la terza stagione consecutiva, la Lega Pro unificata.

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27-2                                                                                 (Foto Ufficio stampa Tuttocuoio).

 

Per l’Alessandria il Tuttocuoio ha rappresentato quest’anno una novità assoluta; militanza e distanza chilometrica hanno impedito i confronti diretti per cui i Grigi hanno affrontato i neroverdi per la prima volta nella gara di andata dell’ottobre scorso.

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In quella occasione i Grigi hanno prevalso per 4-1 dopo aver rimontato nel primo tempo lo svantaggio iniziale (gol di Zenuni) e grazie anche a Vannucchi che, sul 2-1, ha neutralizzato un calcio di rigore tirato da Tempesti. Segnarono per l’Alessandria Cazzola, Piccolo e Bocalon (doppietta).

Orso e leprotto malgrado la scarsa conoscenza sul campo hanno un elemento in comune. O meglio: gli elementi in comune sono quattro, cioè i quattro giocatori che in carriera hanno vestito la maglia di entrambe le squadre. Tra loro si verificano diverse curiose coincidenze: tutti sono nati in Toscana ed hanno giocato prima ad Alessandria e poi nel Tuttocuoio; due hanno avuto esperienze nel campionato bulgaro (non certo il più frequentato tra i giocatori di casa nostra) due di loro sono stati assieme sia ad Alessandria che a Ponte a Egola e due, oggi, sono compagni di squadra a Forte dei Marmi.

 

Riviviamo il percorso dei quattro “doppi ex” ricordandoli in ordine di apparizione.

Federico Balestri, attaccante nato a Pisa nel 1979 e cresciuto nel sodalizio nerazzurro, si è trasferito in Bulgaria disputando la prima parte della stagione 2000-01 nel Chernomoretz Burgas; ha giocato nell’Alessandria nel 2007-08 in Serie D segnando 12 gol in 27 partite; nel 2011-12 sempre in Serie D 16 gare e 2 reti nel Tuttocuoio.OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Prima gara di campionato nell’Alessandria a Ciriè, seconda giornata, subentrando a Montante dopo l’intervallo. Primo gol la domenica successiva, punto del successo sulla Novese al “Girardengo”. Il suo ultimo gol grigio, il quarto (su cinque) rifilato all’ Imperia nell’ultima giornata.2191-falchini

Gabriele Falchini, punta livornese del 1986, ha una carriera svoltasi tutta nella massima categoria dilettantistica. Assieme a Balestri nella rosa dei Grigi 2007-08 (per lui 7 reti in 20 gare), dal novembre 2011 al giugno 2013 in neroverde con 19 centri in 52 presenze; un mese dopo il suo arrivo nel Tuttocuoio viene raggiunto dall’ex compagno in grigio Falchini. Oggi a 40 anni, è nel Real Forte Querceta di Forte dei Marmi.

Esordisce in grigio in Coppa e il 25 novembre 2007 a quattro minuti dalla fine di Alessandria-Pro Belvedere sostituendo Buglio; un mese prima aveva giocato da avversario in Alessandria-Saluzzo. Segna per la prima volta a gennaio il gol vittoria contro il Ciriè. Suo l’ultimo gol all’Imperia che segna la fine della stagione regolare e il ritorno in C2.1910-marchetti

Alessandro Marchetti, difensore anch’egli originario di Livorno, classe 1988, diventa grigio dal gennaio 2012 e rimane solo fino al termine del campionato: totalizzando 16 gettoni di C2 (con un gol); nella stagione successiva va a giocare nel campionato bulgaro (non nel Chernomoretz come Balestri, ma nel Botev Vratsa). Con il Tuttocuoio è stato tesserato nel 2015-16 totalizzando in tutto 23 presenze.

La prima maglia grigia la indossò a febbraio con l’Entella e non uscì più dal campo fino a fine stagione. Il suo unico gol lo segnò il primo aprile all’ 8′ di Alessandria-Montichiari con un bel colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Santoni.SONY DSC

Andrea Ferretti, nato a Pontedera nel 1985, è l’unico ad essere passato direttamente da Alessandria a Ponte a Egola: l’attaccante dopo aver segnato 7 gol in 25 gare con la maglia dell’Orso nel 2012-13, è tornato nella sua Toscana ed ha giocato quindici partite con 7 gol in neroverde prima di spostarsi, a gennaio, a Poggibonsi. Oggi gioca assieme a Falchini nel Real Forte.

Ha esordito in campionato a Fano nel 6-0 contro la squadra guidata da Zeman junior: in quell’occasione segnò una doppietta. Suo il gol del pareggio al Natal Palli nel derby con il Casale a novembre; poi un gol al Forlì ed altri tre a Renate, Mantova e Bellaria nelle ultime tre giornate di campionato che, tuttavia, non gli bastarono per ottenere la conferma in nell’Alessandria

 Sergio Giovanelli

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